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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il secondo giugno più caldo di sempre: "Temperature paragonabili a quelle di Bangkok". Ma c'è aria di cambiamento

Secondo i dati dell'Isac-Cnr il mese di giugno appena conclusosi è stato il secondo più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore alla norma di 2,88°C

Il 2022 si sta dimostrando particolarmente critico dal punto di vista climatico e ambientale sull'Italia, a causa di un "deficit idrico sempre più grave che penalizza gran parte del nostro territorio a causa di una siccità che morde da mesi”. A spiegarlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara, che dettaglia:  “E' infatti da almeno novembre dello scorso anno che si registrano precipitazioni ben inferiori alla media. Al Nord e in particolare al Nordovest i deficit idrici sono impressionanti, anche del 60-70% da inizio anno ad oggi: sulla pianura lombarda ad esempio si registrano accumuli complessivi del primo semestre del 2022 intorno ai 130-160mm, a fronte di una media di 400-600m (a seconda delle zone)".

“I temporali estivi non possono certo colmare questo deficit idrico, scaricando per loro natura precipitazioni talora anche importanti, ma in aree ristrette del territorio – prosegue Ferrara – Ci vorrebbero di fatto le grandi assenti degli ultimi mesi: le perturbazioni atlantiche che distribuiscono equamente le piogge. Ad aggravare ulteriormente una condizione di partenza già critica ci stanno pensando le temperature eccezionalmente anomale: in particolare da maggio ad oggi il caldo africano ha interessato a più riprese l'Italia, con solo effimere modulazioni".

Giugno 2022, il secondo più caldo mai registrato in Italia 

Secondo i dati dell'Isac-Cnr il mese di giugno appena conclusosi è stato il secondo più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore alla norma di 2,88°C. Al primo posto resta giugno 2003 con un'anomalia termica di ben 3,44°C. I valori termici sono risultati superiori alla media su tutto il territorio nazionale, sia per quanto riguarda i valori minimi che massimi. Nel caso specifico dei valori massimi, l'anomalia rispetto alla media sale a 3,24°C a pochi decimi di grado dal record del 2003 che fu 3,89°C. Un giugno oltremodo 'tremendo', con il caldo che non ha mai mollato la presa salvo rare eccezioni e che fa seguito a un mese di maggio altrettanto caldo e anomalo. 

Notti tropicali

Soprattutto in queste ultime due settimane, inoltre, l'accumulo quotidiano di calore stia facendo lievitare le temperature minime, che durante le ore notturne sono spesso paragonabili a quelle tropicali. Su diverse aree da Nord a Sud infatti la scorsa notte si sono registrate minime superiori ai 22-23°C, talora addirittura di 25-26°C in particolare sulle grandi aree urbane ma anche sulle zone costiere: quest'ultime sono temperature minime del tutto paragonabili a quelle delle città poste nella fascia tropicale, come ad esempio Bankok e Singapore. Contestualmente anche il Mediterraneo registra temperature superficiali ben superiori alla media, in particolare proprio sui bacini italiani dove in alcuni casi la temperaura dell'acqua raggiunge anche i 26-28°C, condizioni praticamente tropicali (e decisamente precoci per il periodo).

Dal 7-8 luglio area di cambiamento

“Anche le ultime emissioni modellistiche delineano quantomeno uno stop parziale della canicola africana sull'Italia nei prossimi giorni. Dal 7-8 luglio e per qualche giorno infatti la rimonta di un potente anticiclone delle Azzorre sull'Europa occidentale dovrebbe favorire la discesa di masse d'aria più fresca dal Nord Europa verso l'Italia, lungo il suo bordo destro - conclude il meteorologo - Dinamica che quindi determinerà un abbassamento di latitudine dell'anticiclone africano, con aria più fresca in ingresso da Nord verso Sud. Il prezzo da pagare potrebbe tuttavia essere qualche temporale talora molto intenso, a carattere di nubifragio con grandine di grosse dimensioni e violente raffiche di vento, questa volta anche al Centrosud, specie lato adriatico. Potrebbe tuttavia trattarsi di una parentesi di alcuni giorni: entro metà mese non è escluso che l'anticiclone africano torni in auge. Ad ogni modo le proiezioni stagionali confermano una elevata probabilità di trend più secco e oltremodo caldo del normale anche per il prosieguo dell'estate, una condizione che aggraverebbe ulteriormente la situazione già molto seria in cui versiamo".

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