"Mondiali Beach Soccer, bilancio amaro preannunciato"
Uno spettacolo straordinario per la gioia di grandi e piccini. Uno sport sconosciuto ai più, ha entusiasmato i tantissimi ravennati che ne hanno seguito le varie fasi. Queste le gioie.
Uno spettacolo straordinario per la gioia di grandi e piccini. Uno sport sconosciuto ai più, ha entusiasmato i tantissimi ravennati che ne hanno seguito le varie fasi. Queste le gioie. Ora si passa all’analisi di quel che più conta, ovvero il ritorno economico che avrebbe dovuto allietare anche chi dal turismo trae i mezzi per il proprio sostentamento. Mi riferisco all’imprenditoria ed ai tanti che prestano la propria opera lavorativa all’interno delle varie aziende turistiche. A tracciarlo a caldo è Pericle Stoppa, assessore allo sport del comune di Ravenna nella passata legislatura. In pratica, colui che, più di tutti, è stato determinante per portare il mondiale di beach soccer in Italia, a Marina di Ravenna.
Conosco Pericle, è sempre stato un tenace, persona altruistica per eccellenza, pur se facente parte dei politici navigati si è sempre speso nel volontariato, ma il cruccio principale rimane che la sua Marina ritorni ad essere la ridente località turistica molto invidiata dalle concorrenti. Il suo errore è stato quello di aver sbagliato il colore della casacca. Il bilancio, pare, non rispecchi le attese. Non è proprio uno jé t’accuse quello di Stoppa, ma mette a nudo l’incapacità di questa amministrazione nello gestire un evento, seppur modesto ma sempre mondiale. Si potrebbe pensare che col senno del poi tutti diventano professori, ma non è così. Già lo scorso aprile circolavano voci che l’intero settore alberghiero di Ravenna e dei suoi lidi sarebbe stato tagliato fuori dal contesto e, di conseguenza, dal ritorno in termini economici che una manifestazione del genere è portatrice. Alla mia richiesta di fare chiarezza per restituire serenità al mondo imprenditoriale in agitazione, fui tacciato di strumentalizzare l’evento per trarne vantaggi politici. Ad agosto, come volevasi dimostratosi, la conferma che le nazionali soggiornavano a Milano Marittima in quanto le strutture ravennati non erano state ritenute all’altezza. Era parso chiaro dunque, sin dall’inizio, che la locale imprenditoria turistica ed il suo corposo indotto sarebbero rimaste a bocca asciutta, tranne che all’assessore al turismo e al sindaco ed allora ben ci sta l’uso del termine calcistico: Minichini batte 1-0 il duo Corsini-Matteucci.
Ma, a prescindere delle decisioni della FIFA, tra l’altro molto discutibili, quale supporto o promozione hanno dato o fatto la Regione, l’assessorato allo sport del Comune di Ravenna e l’Unione prodotto costa? Se si esclude la trasmissione degli incontri su Rai sport, nessuna Tv nazionale ne ha mai parlato, eppure sempre di un evento sportivo mondiale si è trattato. Tranne i quotidiani locali, nessun cenno della manifestazione su quelli a tiratura nazionale. Forse contano di più le feste di partito? Significativa è la dichiarazione di Filippo Donati, presidente nazionale di Asshotel, il quale afferma che a Ravenna non si sono nemmeno accorti dei mondiali. Se tanto mi da tanto, non oso fare previsioni qualora Ravenna diventi nel 2019 Capitale europea della cultura.
Pasquale Minichini - Lista per Ravenna