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Politica

25 aprile, Faenza Coraggiosa: "I valori della Liberazione devono guidare anche oggi il Paese"

La lista faentina: "La propaganda volgare della destra, le polemiche quotidiane, gli attacchi strumentali a chi ogni giorno agisce con responsabilità, rendono più fragile il Paese"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Faenza Coraggiosa partecipa con orgoglio e salda convinzione alle manifestazioni che celebrano il 76esimo anniversario della Liberazione. Il 25 aprile rappresenta idealmente la fine della guerra voluta dal fascismo e dei suoi orrori, l’avvio della ricostruzione materiale e morale del Paese, l’affermazione dei valori di libertà, di democrazia e di uguaglianza scritti nella Costituzione della Repubblica.

Il 25 aprile è la festa della Resistenza, delle forze popolari e delle culture democratiche che si unirono per sconfiggere la dittatura e riscattare agli occhi del mondo l’onore dell’Italia. E’ la memoria riconoscente della scelta compiuta da migliaia di uomini e di donne, civili e militari, di ogni condizione sociale, che diventarono partigiani “per dignità, non per odio”. E’ il ricordo dei caduti, dei torturati e fucilati, dei prigionieri nei campi di concentramento inghiottiti dalla mostruosa macchina della morte voluta dal nazismo o tornati alle loro case segnati per sempre dalle sofferenze.

Quei valori e il ricordo di quei sacrifici devono guidare anche oggi la vita pubblica, sostanziare le scelte della politica, costituire i riferimenti ideali dell’agire quotidiano di ciascuno. La crisi sanitaria ed economica che da più di un anno assilla il nostro come tutti gli altri Paesi sta provocando, oltre a tante vittime, maggiori disuguaglianze ai danni delle componenti più deboli della società: gli anziani, i giovani, i malati, i disabili. E sta cancellando posti di lavoro, affossando attività imprenditoriali, minando speranze e progetti di vita. Da questa condizione drammatica si può uscire con un nuovo grande slancio collettivo capace di unire le energie migliori, di tradurre il “resistere” di oggi nella fiducia e nel coraggio necessari per ripartire su basi rinnovate, più eque e solidali.

La propaganda volgare della destra, le fastidiose polemiche quotidiane, gli attacchi strumentali a chi ogni giorno agisce con senso di responsabilità e misura – nel rispetto della Costituzione – per coniugare la tutela della salute pubblica con la difesa dei legittimi interessi delle categorie economiche, rendono più fragile il Paese di fronte alle difficoltà. Isolarli e respingerli è un dovere civile.

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