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A Cervia nasce l'ospedale di comunità: "Sostituirà il reparto di lungodegenza"

"In questo modo sarà possibile per tante famiglie avere una continuità assistenziale post-ricovero senza l’obbligo di dover riportare il malato, spesso anziano, subito a casa"

Lunedì è stato approvato il nuovo piano di riorganizzazione dell’Ospedale San Giorgio in Consiglio Comunale a Cervia alla presenza del dottor Mauro Marabini, Direttore delle Cure Primarie di Ravenna, dottoressa Roberta Mazzoni, Direttore del Distretto Sanitario Ravenna, dottor Maurizio Menarini, Direttore della Centrale Operativa 118 Romagna ed Emergenza Territoriale della Provincia di Ravenna, dottor Riccardo Casadei, Medico del Dipartimento Cure Primarie.

Il presidio sanitario di Cervia, nel corso della pandemia legata al Covid, è stato oggetto di molteplici cambiamenti, al fine di garantire le risposte organizzative necessarie alla gestione dei pazienti, in una logica fortemente integrata con l'ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Le principali variazioni hanno riguardato la trasformazione del Punto di Primo Intervento, l'Unità Operativa di Lungodegenza, l'Unità Operativa di Radiologia e il S.E.S 118, trasformazioni che erano già state oggetto di approfondimento nel “Progetto Sperimentale – Punto di Primo Intervento Territoriale di Cervia – evoluzione di un modello organizzativo in integrazione Ospedale Territorio” e del documento “Presidio Sanitario San Giorgio – Cervia – Analisi e Riflessioni per una strategia di cambiamento” settembre 2020. Quest'ultimo tratta, a partire dal contesto demografico, l’assetto organizzativo dei servizi, l’impatto dell’epidemia Covid, i cambiamenti intervenuti e il progetto di sviluppo e il potenziamento territoriale. Quest'ultimo documento è stato presentato il 30 settembre 2020 in commissione consiliare, e proprio in questa sede, è emersa la necessità di costituire un gruppo di lavoro inter-istituzionale, con componenti individuati dall’Amministrazione Comunale di Cervia e professionisti dell’azienda sanitaria.

Il progetto tende a condividere una lettura integrata dei bisogni sanitari e socio-sanitari del territorio di Cervia, al fine d'individuare le risposte migliori per le esigenze dei cittadini, in un territorio che risente in maniera molto importante, per condizioni oro-geografiche, del flusso turistico della stagione estiva. Nello specifico, il gruppo di lavoro ha disegnato da un lato la cornice di riferimento a garanzia del sistema di assistenza e di cura per i cittadini di Cervia e, dall’altro, garantisce forme organizzative potenziate e flessibili durante il periodo estivo. Il gruppo di lavoro, ha concluso il documento, che è stato approvato in Consiglio Comunale senza voti contrari.

A dare maggiore valore a questo nuovo documento vi è l’approvazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza che alla Missione 6, prevede espressamente il potenziamento delle Reti di Prossimità, Strutture e Telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, che vede al primo punto la necessità di potenziare il Servizio Sanitario Nazionale, allineando i servizi ai bisogni delle comunità e dei pazienti, anche alla luce delle criticità emerse durante l’emergenza pandemica; rafforzare le strutture e i servizi di prossimità e i servizi domiciliari; sviluppare la telemedicina a superare la mancanza di omogeneità dei servizi sanitari offerti sul territorio; sviluppare soluzioni di telemedicina avanzate a sostegno dell’assistenza domiciliare. Il tutto con un finanziamento comprensivo di 7 miliardi di euro.

Il Comune di Cervia, al fianco della azienda sanitaria, ha accolto subito questa nuova sfida, partendo da una nuova organizzazione del suo presidio sanitario. Obiettivi principali di questo nuovo documento sono infatti quello di avvicinarsi ai cittadini, modificando i servizi di lungo degenza che si trasformeranno in Osco (Ospedale di Comunità), in modo da poter meglio rispondere all'esigenza di gestire pazienti in dimissione ospedaliera non ancora nelle condizioni di rientrare a domicilio, dall’altra migliorando l'autonomia dell'assistito, attraverso il miglioramento delle competenze e delle abilità. Inoltre il documento si focalizza sulla riorganizzazione del Punto di Primo Intervento garantendo, grazie al progetto di collaborazione con l’Unità operativa Cure Primarie e il SES 118, un’apertura costante durante l’anno e un potenziamento, attraverso personale medico e infermieristico nei mesi estivi.

“Oggi è un giorno importante per la sanità cervese. È stato approvato in Consiglio Comunale il nuovo piano di riorganizzazione dell’Ospedale San Giorgio - ha dichiarato l’Assessore al Welfare e alla Sanità, Bianca Maria Manzi - Un risultato importante, basato sul lavoro di squadra, in particolare del gruppo di lavoro istituzionale presieduto da Gianni Grandu, che ringrazio, dal Sindaco e dai Capogruppo in Consiglio Comunale, oltre che dalla mia persona come Assessore con delega alla Sanità. Questo a riprova che quando si lavora insieme si ottengono i risultati migliori. La struttura sanitaria San Giorgio può rappresentare la forma più evoluta e completa di Casa della Salute, strumento di prossimità e di integrazione dei servizi sanitari e sociali. La riorganizzazione, infatti, del Punto di Primo Intervento garantirà grazie al progetto di collaborazione con l’Unità Operativa Cure Primarie e il SES 118 un’apertura 24 ore su 24 costante durante l’anno e un potenziamento attraverso il personale medico ed infermieristico nei mesi estivi. L’Ospedale di Comunità rappresenta il livello assistenziale residenziale più prossimo alla popolazione, rivolto direttamente ai pazienti e troverà una sua vocazione nella cura per gli acuti, anziani fragili, cronici e in chi avrà necessità di essere riabilitato. Le famiglie troveranno, in particolare, una soluzione maggiormente coerente rispetto a quanto precedentemente garantito dalla Unità Operativa di Lungodegenza per la risoluzione di problemi assistenziali, evitando il ricorso a ricoveri ospedalieri non appropriati, potenziando le attività in favore dei percorsi di dimissioni dall’ospedale e d’invio direttamente dal territorio a cura del Medico di Medicina Generale. Un grande passo avanti per la nostra città, che sarà tangibile nella vita di tutti noi.”

Con l’approvazione, senza voti contrari, del documento sanità da parte del consiglio comunale di Cervia "si giunge alla conclusione di un lungo iter che ha coinvolto le istituzioni comunali cervesi e quelle sanitarie". E' soddisfatta Federica Bosi, consigliera comunale del Pd cervese, che continua: "Mai prima di ora c’era stata una condivisione simile su questi temi tanto cari alla cittadinanza. L’obiettivo comune, accentuato da due anni di pandemia, è di una sanità capillare e vicina alle esigenze di più livelli generazionali di cittadini. Il Partito Democratico cervese valuta il documento in maniera positiva per la massima attenzione dimostrata verso le criticità emerse e le richieste dei cittadini. Tra i vari punti affrontati, apprezziamo in particolare l’istituzione dell’Osco, l’ospedale di comunità, che sostituendo il reparto di lungodegenza assisterà malati cervesi che non hanno più necessità di ricovero. In questo modo sarà possibile per tante famiglie avere una continuità assistenziale post-ricovero senza l’obbligo di dover riportare il malato, spesso anziano, subito a casa. Inoltre, questa necessità di assistenza sempre più attenta e a portata di mano troverà nell’infermiere di comunità una propria figura di riferimento. Dopo questo importante passo sarà essenziale un giusto monitoraggio, come sottolineato anche dal documento stesso. Come Partito Democratico cervese non ci sottrarremo dal dare ulteriori suggerimenti e indicazioni qualora emergessero nuove difficoltà".

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