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Accoltellamento in piazza Baracca, Ancisi (LpRa): "Serve una riqualificazione dell'intera zona"

Oltre alla riqualificazione, il consigliere di Lista per Ravenna chiede che sia spostato il chiosco delle piadine della piazza, "vittima" della criminalità

Il violento accoltellamento avvenuto mercoledì sera in piazza Baracca a Ravenna, continua a far discutere. Un episodio che ha fatto tornare in mente l'aggressione avvenuta a fine 2021 in cui, anche in quel caso, un uomo venne accoltellato. Due episodi nell'arco di meno di un anno che spingono il consigliere comunale Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) a depositare un'interrogazione per chiedere una riqualificazione della zona che va da piazza Baracca a Porta Adriana.

La "situazione di degrado in cui versa piazza Baracca", secondo Ancisi andrebbe avanti da tempo. Principale vittima di tutto questo sarebbe il chiosco delle piadine della piazza, "involontario centro di questo giro di malaffare - spiaga il consigliere di Lista per Ravenna - La sua storia risale a mezzo secolo fa, quando il Comune, volendo liberare Porta Adriana, sul lato nord della piazza, dai manufatti ingombranti dell’area antistante e riuscendo ad allontanarli tutti, trasferì la titolare del banco di piadina in piazza Baracca, dove si insediò con un chiosco mobile a ruote. Ma fu nel 1998, quando già c’erano dei balordi che impiegavano malamente le zone d’ombra del manufatto, che il Comune concesse, ignorando proteste molteplici, tra cui quella di Lista per Ravenna, di triplicarne le dimensioni autorizzando un fabbricato fissato al suolo munito di impianti fognario, elettrico, di riscaldamento e di condizionamento, canna fumaria. Fu così che quell’area di piazza, dotata di panchine, toilette pubblica, fontanella, contenitori per caschi, cestini per rifiuti, casse del parcheggio attiguo, impianti di affissione, panettoni e paletti, ma priva di qualsiasi manutenzione, con l’asfalto dissestato, i platani abbandonati, spazi coperti che nascondono anfratti strategici per bagordare e delinquere in pieno centro urbano senza essere scorti, non tardò a diventare terra di nessuno, pericolosa per chi vi transita e ancor più per chi vi sosta. Gli abitanti dei fabbricati retrostanti il chiosco vivono da allora come reclusi in casa".

"Nell’ultimo mezzo secolo, tutti gli interventi dell’amministrazione comunale sul comparto di piazza Baracca sono stati modesti o di facciata. L’ultimo si è limitato a sistemare il parcheggio, ignorandone i dintorni indegni. Manca un progetto d’insieme che valorizzi Porta Adriana e piazza Baracca come un ingresso ordinato e attraente alla città, con area di sosta capace di fare sistema col parcheggio Giustiniano e coi percorsi delle mura storiche, verso Porta Serrata e la Rocca Brancaleone da un lato e verso piazza della Resistenza dall’altro - prosegue Ancisi che, con l'interrogazione chiede al sindaco che - sia spostato il chiosco di piadina, col gradimento sicuro del suo titolare, nonché, si presuppone, con l’adesione e la collaborazione della Polizia locale  e di Azimut, società partecipata dal Comune che gestisce il parcheggio pubblico confinante col chiosco, esso stesso turbato dalle frequenti incursioni malavitose - e inoltre che - sia commissionato, per essere attuato, un progetto di completa riqualificazione del comparto piazza Baracca/Porta Adriana per le finalità che abbiamo sommariamente indicato".

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