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Alberghini lascia la Lega e torna nel gruppo autonomo: "Contribuirò alle elezioni amministrative del 2021"

Sono passati quasi due anni da quando Massimiliano Alberghini ha lasciato il gruppo autonomo e omonimo per passare alla Lega in consiglio comunale

Sono passati quasi due anni da quando Massimiliano Alberghini ha lasciato il gruppo autonomo e omonimo per passare alla Lega in consiglio comunale, quando nell'occasione venne candidato del centrodestra al Senato nel collegio di Ravenna alle elezioni del 2018. Ora Alberghini ha annunciato il "ritorno a casa".

"Nel marzo 2018, nel post elezioni nazionali, mi è stato chiesto di entrare a far parte del gruppo consiliare Lega fino alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna per ragioni interne di equilibri, e ho accettato volentieri questa richiesta - spiega il consigliere - Ora il mio compito si può considerare esaurito, e torno al gruppo consiliare civico e autonomo con il quale sono entrato in consiglio comunale. Anche se non ho mai avuto alcuna tessera di partito in tasca, mi considero trasversale a una coalizione di centrodestra della quale continuerò collaborativamente a fare parte. In presenza di un progetto serio e condivisibile, a prescindere da quello che sarà il mio ruolo, intendo contribuire alla prossima campagna elettorale per le amministrative 2021 e onorare il mandato elettorale fino in fondo".

Ancarani (Forza Italia): "Serve una verifica sulla coalizione"

"La notizia del ritorno in un gruppo consiliare autonomo da parte del candidato sindaco della coalizione Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Lista per Ravenna nel 2016 Massimiliano Alberghini ha, a nostro avviso, un valore politico molto più alto di un mero spostamento di banco all’interno dell’aula consiliare - commenta il capogruppo di Forza Italia in consiglio a Ravenna Alberto Ancarani - Si tratta infatti della presa di coscienza da parte sua di quanto modestamente gli avevamo rappresentato in tempi non sospetti, ovvero che la sua grande forza risiedesse nel mantenere il connotato di civicità grazie al quale lo avevamo concordemente scelto come candidato di tutti. Alla luce di questa sua condivisibile scelta e della fine della campagna elettorale per le regionali è dunque necessaria, quanto prima, una verifica della sussistenza e degli intendimenti della coalizione che sostenne Massimiliano Alberghini e che dovrà decidere in che direzione andare per impedire il secondo mandato di Michele De Pascale. Ciò non può che iniziare da una verifica dell’attività dei gruppi consiliari che rappresentano quella coalizione e che, in particolare per quanto riguarda quello di maggioranza relativa nella minoranza, ha dato la sensazione, anche a causa della legittima competitività interna fra candidati alle regionali esponenti del consiglio comunale, di qualche giro a vuoto. Inoltre va verificata l’attività, e la presenza fisica alle sedute, in quei consigli territoriali in cui a esprimere la presidenza furono i gruppi che rappresentano l’opposizione in consiglio comunale. In molti di essi i consiglieri di quelle singole maggioranze non sempre contribuiscono a garantire i numeri ai presidenti. Ci sono poi casi, come per esempio quello del consiglio Darsena, in cui il Presidente in carica sembra ormai più vicino alla maggioranza De Pascale che a quella che lo ha messo nel ruolo che ricopre. Sarà anche necessario ragionare sull’ipotesi di allargamento di quella stessa coalizione che non potrà non tenere conto dello scenario, che potrebbe porsi, di un’assenza di “nemici a sinistra” per De Pascale alle amministrative del 2021. E’ ovvio che di tutte le strategie dovranno inevitabilmente essere investite le singole segreterie politiche, ma non si può non partire da un chiarimento interno ai vertici consiliari, che non può più essere rimandato".

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