Alluvione, Ercolani (Lega) chiede un rapporto sullo stato di salute della rete dei canali consortili
Dal numero e dallo stato degli impianti idrovori a quello delle ponte mobili, il consigliere della Lega chiede al Comune di far luce sulla situazione della rete gestita dai Consorzi di Bonifica
“Un rapporto sullo stato di salute della rete consorziale del consorzio di Bonifica della Romagna e del consorzio di bonifica della Romagna occidentale”. A chiederlo, attraverso un'interrogazione, è il consigliere comunale della Lega, Giacomo Ercolani che vuole far luce sulla situazione dei canali consortili in relazione alla recente alluvione nel territorio ravennate.
"Il Consorzio di bonifica della Romagna, ai sensi del codice civile e delle leggi statali e regionali, è una persona giuridica pubblica a struttura associativa e di autogoverno, è amministrato da organi democraticamente eletti dai consorziati - spiega Ercolani - il cui comprensorio è definito con riferimento ai bacini idrografici, garantisce un efficace presidio territoriale, coordinando interventi pubblici e privati per la difesa del suolo, la regimazione delle acque, l’irrigazione e la salvaguardia ambientale"
"Il Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale - prosegue il consigliere leghista - come ogni altro consorzio analogo, è un ente di diritto pubblico, titolare di una funzione pubblica conferita dalla legge e si occupa di bonifica idraulica di pianura, cioè manutenzione delle opere di bonifica ai fini della loro piena fruibilità e gestione del sistema di scolo delle acque del distretto di pianura della Romagna occidentale".
Per verificare lo stato dei sistemi idrovori prima dell'alluvione, Ercolani interroga sindaco e Giunta per conoscere "il numero di impianti idrovori presenti sul territorio Ravennate e la loro collocazione geografica", nonché il loro stato "con riferimento alla capacità operativa prima e durante l'emergenza e per conoscere le eventuali motivazioni di malfunzionamento o funzionamento a regime ridotto", "il numero di pompe presenti in ogni impianto, il loro stato e la loro portata di pompaggio in metri cubi/ora", "il numero di pompe mobili installate durante l’emergenza, la loro capacità e la loro collocazione durante l’emergenza sul territorio ravennate" e una mappa della rete dei canali consortili e degli impianti idrovori.