Un 'Pronto intervento' per liberarsi dall'emergenza zanzare sui lidi ravennati: "una centrale operativa riceverà le segnalazioni dei cittadini e, nel caso in cui si sospetti una infestazione con potenziali rischi per la salute (West Nile, Chikungunya, Dengue ed altri arbovirus), interverra' con la disinfestazione entro 24 ore dalla chiamata. Il servizio e' stato attivato dal Comune di Ravenna dopo che, ad inizio giugno, si è registrata un'invasione di zanzare "assatanate" sulla costa. Dalle localita' balneari infatti, erano arrivate le lamentele dei cittadini che, preoccupati che gli insetti estivi avessero preso d'assalto il litorale romagnolo, compromettendone la vivibilita'. E cosi' sono scattate le contromisure sotto forma di servizio di reperibilita' non stop".

Lo ha scoperto il consigliere Alvaro Ancisi, capogruppo in Comune della Lista per Ravenna. I civici, del resto, l'8 giugno scorso con una nota avevano protestato per l'incontrollata presenza di insetti. Ma per Ancisi c'e' qualcosa che non torna: "Il Piano di Sorveglianza e controllo regionale, pensato per fronteggiare la trasmissione di virus tra insetti e persone, prevedeva l'attivazione di questo servizio gia' dal 2014. Ma nel contratto stipulato dal Comune con la societa' incaricata della disinfestazione, la cooperativa Azimut, del servizio di reperibilita' non c'e' traccia. Almeno, fino al 10 giugno scorso data a cui risale l'atto del servizio Ambiente del Comune che attiva il 'Pronto intervento' per la stagione 2015 (dal 15 maggio al 30 novembre)"; secondo Ancisi, quindi, "con piu' di un anno di ritardo. In piu' gli appare "inspiegabile" come nel provvedimento dirigenziale del 10 giugno, i pagamenti per il servizio di disinfestazione vengano fatti decorrere dal 15 maggio, in maniera retroattiva".

Ancisi al sindaco Fabrizio Matteucci chiede "come sia stato possibile che ne' il Comune ne' Azimut, che pure gestisce chiavi in mano l'intero servizio di disinfestazione per un appalto da 1.149.000 euro all'anno, non si siano accorti di questa 'falla' fino ad ora". "Con un piccolo gesto di liberalita' verso i cittadini di un Comune cosi' generoso nell'affidare a terzi i propri compiti- aggiunge Ancisi- Azimut avrebbe anche potuto colmare da se stessa una mancanza contrattuale tanto 'strategica', per il buon esito del servizio in una citta' fortemente sostenuta dal turismo balneare". Ora pero' tocca al primo cittadino dire "se ritiene che questo modo di amministrare i servizi comunali sia adeguato, al prezzo che paga la cittadinanza". (fonte Dire)