"I tre misteri della moschea": Ancisi (LpRa) scrive al sindaco
Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, non parteciperà all'inaugurazione della moschea di Ravenna, la seconda più grande d'Italia
Alvaro Ancisi, capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, non parteciperà all'inaugurazione della moschea di Ravenna, la seconda più grande d'Italia, "non per alcun pregiudizio, tanto meno religioso, ma perché, dopo le violazioni di legge compiute sulla destinazione urbanistica dell’area Bassette per insediarvi tale complesso religioso, messe in luce e contrastate con ogni mezzo lecito da Lista per Ravenna, gravano sulla moschea tre misteri".
Ancisi, rivolgendosi al sindaco Fabrizio Matteucci, ricorda che al’atto del rilascio del permesso di costruire, avvenuto il 14 gennaio 2010, l'ex assessore all'urbanistica Gabrio Maraldi affermò <
"Lista per Ravenna - prosegue Ancisi - dimostrò che la capienza effettiva degli spazi di preghiera, considerata la genuflessione tipica di questo culto, era di almeno 830. L’8 agosto scorso, dopo la festa per la fine del Ramadan, il presidente dell’associazione che ha costruito la moschea ha dichiarato: <eravamo più di mille, alcuni si sono dovuti mettere a pregare fuori
"Sulle vie Di Vittorio, Rossa e Bacci, strade principali, di penetrazione e attraversamento delle Bassette da e verso il distretto chimico/portuale, perciò percorse da molto traffico pesante, che comprende autoarticolati di grandi dimensioni, tutte le aziende non hanno potuto e non possono avere, per ragioni di sicurezza, accessi carrabili, ammessi solo nelle trasversali - illustra Ancisi -. Le aziende alle Bassette sono in casa propria e a tutte accede molto meno che un migliaio di persone coi relativi veicoli. Alla moschea, ospite giocoforza delle Bassette, è stato concesso di costruire, sul lato di via Rossa, due grandi accessi carrabili. Tutto normale?".
Prosegue Ancisi: "Proprio perché alle Bassette non si può sostare sulle strade, il regolamento dell’area impone su tutte quelle interne, trasversali a quelle principali, <una fascia di m 6 destinata a parcheggio privato di uso pubblico. Su dette aree l’amministrazione si riserva di localizzare le reti tecnologiche secondarie di servizio ai lotti. In qualsiasi momento, per esigenze di servizio, potranno essere occupate per le operazioni di manutenzione e riparazione delle suddette aree
"Peraltro - precisa Ancisi - il codice della strada e relativo regolamento prescrivono che su queste strade (di tipo F), sia posta una distanza delle proprietà laterali dal confine stradale di almeno tre metri; <
Conclude Ancisi: "Non si tratta, ancora una volta, di impedire alla comunità islamica di professare il proprio culto a Ravenna, ma di non accettare che, in nome di questa libertà, i vecchi “padroni” di questa città gliene impongano dei nuovi per i quali le leggi dello Stato italiano non esistono".