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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Elezioni, Ancisi sul tema sicurezza: "Telecamere come spaventapasseri"

Sono 78 le telecamere di videosorveglianza installate nel ravennate: 1 a Ravenna, 12 a Lido Adriano, 8 a Marina di Ravenna, 8 alle Bassette, 3 a Piangipane e San Marco, 2 a Lido di Dante e 1 a Borgo Montone

Sono 78 le telecamere di videosorveglianza installate nel ravennate: 1 a Ravenna, 12 a Lido Adriano, 8 a Marina di Ravenna, 8 alle Bassette, 3 a Piangipane e San Marco, 2 a Lido di Dante e 1 a Borgo Montone. "Sono ancora molto poche, rispetto ad altre città, particolarmente nel forese - afferma il capolista di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi -. Sono peraltro assenti in sei località del litorale: Lido di Savio, Lido di Classe, Punta Marina Terme, Porto Corsini, Marina Romea e Casalborsetti".

Attacca Ancisi: "Matteucci ha promesso delle telecamere "intelligenti", che farebbero scattare l'allarme in determinati luoghi o edifici in seguito a rumori sospetti. Ma è solo fantascienza, in una città nella quale tutte le telecamere esistenti non fanno il loro primo dovere, che è appunto la "sorveglianza", cioè "vigilanza", per intervenire prima che i reati siano portati a compimento. Per dirla con le poche parole che si è fatto scappare il sindaco, le telecamere comunali sono sì "collegate alle centrali di polizia", ma solo per essere "visionate laddove accada qualcosa". Possono servire per cercare e (forse) punire gli autori di reati, dunque per la repressione, ma non per la prevenzione, se non come deterrente psicologico. Effetto spaventapasseri dunque, se non fosse che gli esseri umani malintenzionati sono meno ingenui dei simpatici pennuti".

"In sostanza - aggiunge Ancisi - davanti alle 78 telecamere non c'è mai un agente addetto al loro monitoraggio, se non per operazioni particolari. Ce ne vorrebbero sei per un servizio di 24 ore, com'è ad esempio a Modena. Per alcune telecamere (quelle di Borgo Montone e San Marco ed altre finora soltanto promesse), il luogo delle registrazioni non è nemmeno presso la centrale operativa della polizia municipale, bensì sul posto stesso "sorvegliato", dove bisogna esplicitamente recarsi per estrarle, con tempi non brevi, a reati compiuti e buoi scappati. Il monitoraggio serve per dare un senso appropriato alla video-sorveglianza. Occorre perciò una profonda riorganizzazione della polizia municipale, che richiede innanzitutto il rafforzamento dei suoi agenti, almeno per coprirne il numero mancante rispetto alla dotazione prevista dalla Regione. Necessario, infatti, è un loro maggiore impiego nelle funzioni operative, tra cui questa. Per combattere a fondo la delinquenza, la video-sorveglianza è molto utile, però non basta. Ne parleremo più compiutamente presentando il "Manifesto sulla sicurezza", che, in sintonia col programma del nostro candidato sindaco Alberghini, abbiamo prodotto, per consentirne una capillare diffusione".

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