rotate-mobile
Politica

Spettacoli di strada, "per evitare episodi umilianti": ecco la ricetta di Ancisi

Il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, ha presentato alla presidente del consiglio comunale una proposta di modifica del regolamento sugli spettacoli di strada

Il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, al fine di "evitare che si ripetano i casi grotteschi ed umilianti dei giorni scorsi", ha presentato alla presidente del consiglio comunale una proposta di modifica del regolamento sugli spettacoli di strada che tende a correggere e integrare l’articolo 3, "nella parte produttiva degli effetti più devastanti". Spiega Ancisi: "Essendo stata senza esito l’opposizione che per mesi rivolsi al sindaco in proposito, questa proposta offre ai consiglieri della maggioranza Pd, Pri, Federazione della sinistra, Italia dei Valori e SEL, che votarono in blocco questo regolamento, col voto contrario di tutti i i gruppi di minoranza, la possibilità di ricredersi coi fatti, non solo con le parole. Contenuto e motivazione della mia proposta, che il consiglio comunale dovrà approvare o bocciare, sono chiari dalla semplice lettura del testo".

PREMESSA - Spiega Ancisi: "Il regolamento per l’esercizio dello spettacolo di strada è stato approvato dal consiglio comunale il 12 gennaio 2012 col voto favorevole dei gruppi PD, PRI, Federazione della sinistra, Italia dei Valori e SEL, contrari tutti i gruppi di opposizione. Ha come oggetto esclusivo “l’arte di strada quale fenomeno culturale…libera espressione artistica da parte di qualsiasi itinerante, senza la corresponsione di un predeterminato corrispettivo per la prestazione”, dunque distinta dall’esercizio degli spettacoli viaggianti con finalità commerciali o d’impresa, quali i circhi e i luna park. Il sottoscritto rilevò una forte contraddizione con quanto sopra nell’obbligo di presentare, per ogni esibizione, una Segnalazione di inizio attività (SCIA), strumento di semplificazione introdotto dalla legge a favore delle imprese che intendono iniziare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale) e non di complicazione per attività di “libera espressione artistica”. L’imposizione di una SCIA è aggravata inoltre dalla richiesta che l’artista di strada possieda una “licenza/denuncia di inizio attività…rilasciata dal Comune di residenza”, ai sensi dell’art. 69 del regio decreto n. 773 del 1931: “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”, che però si riferisce esclusivamente ai “pubblici intrattenimenti” dati “per mestiere”. Peraltro, ai casi in questione si applica l’abrogazione, introdotta col decreto presidenziale n. 112 del 2001, delle norme di portata fascista che tale testo unico ancora conteneva. Per tali ragioni, il sottoscritto sollevò opposizione al regolamento presentando un esposto alla Federazione Nazionale Artisti di Strada, riconosciuta dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, la quale, condividendone in pieno il contenuto, avviò presso il Comune di Ravenna un’azione volta a modificare opportunamente il regolamento in questione, tuttavia senza alcun esito.
La portata negativa della norma di cui sopra si è manifestata, con effetti devastanti per l’immagine di questa città, quando è stata applicata nell’aprile scorso al flautista tedesco Klaus Peter Diehl e in questo mese a 19 ragazzi tedeschi, tra i 14 e i 21 anni, allievi di una scuola musicale. A difesa di Diehl, lo studio dell’avv. Andrea Maestri è ricorso al sindaco, affermando che “non si tratta di attività economica, professionale, imprenditoriale o comunque a scopo di lucro, bensì di libera espressione artistica, come tale tutelata dall’art. 33 della Costituzione”".

IL SENSO DELL’INIZIATIVA - "Il sottoscritto, non intendendo disconoscere la necessità del regolamento, non vuole intaccare gli articoli che disciplinano luoghi, periodi, durata e modalità di svolgimento delle esibizioni, tutelano la quiete pubblica, vietano le emissioni sonore eccessive e l’uso di amplificatori, escludono la richiesta di denaro ed ogni forma di pubblicità, definiscono le responsabilità, impongono sanzioni - chiarisce Ancisi -. Favorevole alla preventiva comunicazione delle esibizioni da effettuare, anche se non attraverso una SCIA, la presente iniziativa ha il solo limitato scopo di correggere la parte più dirompente dell’art. 3, escludendo la richiesta del possesso - peraltro impossibile alla luce della legislazione nazionale vigente e perfino incomprensibile ai cittadini dei paesi stranieri che hanno pari diritti di espressione rispetto agli italiani - della licenza o denuncia di pubblica sicurezza rilasciata dal Comune di residenza e prevedendo che l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 11 sia successiva ad una prima diffida a che l’artista si conformi al regolamento. Propone dunque il seguente dispositivo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spettacoli di strada, "per evitare episodi umilianti": ecco la ricetta di Ancisi

RavennaToday è in caricamento