Sono un europeista convinto così come lo è la maggioranza degli Italiani, però da quanto riporta la stampa nazionale il credo inizia a vacillare. Possibile che nessuno alzi la voce per chiedere più rispetto verso il principale contribuente europeo, qual siamo? Strasburgo ci condanna per il respingimento di clandestini e noi stiamo zitti zitti, per paura di disturbare gli altri partner europei che hanno il privilegio di farlo; l'India ci sequestra due marinai e noi continuiamo a pagare coloro che dovrebbero tutelare i nostri diritti, senza ottenere nulla in cambio; Sarkò chiagn e fott, come direbbero a Napoli, e noi continuiamo a dire signorsì; la Merkel se ne sbatte i cosiddetti (ritengo che li abbia) e va avanti per la propria strada, infischiandosene di quello che sta arrancando per restare a galla. Come si fa ad avere un pensiero morigerato se l'intera classe politica nostrana sta facendo perdere la pazienza anche ai Santi?

Anziché continuare a litigare tra loro, perché non producono un documento unitario per dire all'Europa che i contribuenti Italiani ne hanno le scatole piene di essere spremuti come limoni per compiacere a Francia e Germania? Smettiamola di essere come il prezzemolo, ossia presente in ogni luogo del globo, si dia inizio a riportare a casa le nostre Forze Armate e facciamole sostituire interamente con quelle di Sarkò e della Merkel; partecipiamo ai costi dell'Europa in relazione alla nostra capacità contributiva, non un euro in più. Scommettiamo che in breve azzeriamo il nostro debito pubblico, balziamo in testa alla classifica dei Paesi virtuosi e diventiamo una nazione che non abbisogna di manovre e manovrine che ci svuotano completamente le tasche?