Amministrative 2015, Spadoni: "Faenza, le note dolenti del centro storico"
Da qualche decennio la caratteristica comune delle amministrazioni locali consiste nel decentrare le attività commerciali di grande dimensione ponendole sulle principali vie di comunicazione. Sono proprio queste ultime a rappresentare un esplicito vantaggio per chi deve recarsi nelle attività commerciali, oltretutto beneficiando di vaste aree gratuite per il parcheggio. Il perfetto contrario dei centri urbani in cui sono conservate le testimonianze storiche e architettoniche, ma tradizionalmente nati come centro per eccellenza di aggregazione e di incontro.
Vale a dire la parte antica e storica della città in cui hanno sempre trovato un’ottima integrazione le attività commerciali, ossia quei negozi che con le loro vetrine illuminate costituiscono un tutt’uno con il resto del cuore cittadino. Questa rappresentazione è stata letteralmente snaturata dalle amministrazioni comunali che si sono succedute, per privilegiare la grande rete distributiva di cui, anche Faenza, è abbondantemente satura. Una politica che si sta rivelando illogica e controproducente, e il cui effetto principale consiste nel provocare lo spopolamento commerciale a discapito della comunità specie quella residente ma i cui effetti negativi si stanno ripercuotendo seriamente anche per l’economia complessiva. A questo si aggiunge poi il lento depauperamento del cuore cittadino con progressivo degrado urbano che non invoglia certamente a promuovere i classici due passi in centro.
La strada giusta, dunque, - come sostiene il candidato sindaco di “ Io Faentino “ Alessio Grillini, - è quella di tornare a investire nel centro proponendo attività di promozione per renderlo vivo ed attraente . Impedire l’accesso alle auto, peraltro, significa ancora una volta aiutare la grande rete distributiva ed aumentare la graduale agonia del cuore faentino.
Gianfranco Spadoni
candidato