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Amministrative 2021, Potere al Popolo: "Ravenna in comune deve partecipare alle elezioni"

Potere al popolo vuole rilanciare un'opposizione a sinistra della giunta: "Pretendiamo la convocazione dell’assemblea di lista di Ravenna in comune"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Quando, sei anni fa, alcune cittadine e alcuni cittadini incontrarono forze politiche, associazioni e comitati per verificare la disponibilità alla costruzione di una lista che avrebbe praticato un'opposizione da sinistra alla giunta, Potere al popolo non si era ancora costituito come soggetto politico e quindi, ovviamente, non poteva essere contattato. La lista “Ravenna in comune” venne formata quindi attorno alla severa critica al modo in cui era gestita la cosa pubblica a Ravenna e alla necessità di organizzare coloro che a sinistra si consideravano alternativi all’operato di quelle amministrazioni.

Alle elezioni comunali del 2016 la lista ottenne un risultato lusinghiero, raccogliendo più del 6% dei consensi, eleggendo un consigliere e mancando il secondo per una manciata di voti. Nel dicembre 2017, per iniziativa di alcuni centri sociali, venne lanciato, a livello nazionale, l’appello che avrebbe portato alla nascita di Potere al popolo.

Diversi cittadini, che avevano contribuito al raggiungimento del risultato elettorale di “Ravenna in comune” e che anche ricoprivano incarichi tecnico-organizzativi all’interno della lista, trovarono nelle motivazioni che avevano portato alla formazione di Pap la stessa tensione ideale e la stessa proposta politica che li portavano ad impegnarsi in Ravenna in comune, fino al punto che, mentre organizzavano le strutture di Pap a Ravenna, continuavano con convinzione l’impegno all’interno della lista.

Tale convinzione veniva alimentata dall’operato prima della consigliera Raffaella Sutter e poi del consigliere Massimo Manzoli, sempre presenti nelle lotte sociali e mai facendo mancare il proprio sostegno, sia che si trattasse di solidarizzare con lavoratori in lotta che di fronteggiare manifestazioni fasciste o di difendere l’ambiente.

Per questa ragione ci consideriamo interni a Ravenna in comune anche senza una adesione formale. Ora leggiamo sulla stampa notizie secondo le quali Ravenna in comune non avrebbe intenzione di partecipare alle elezioni del 2021 per eleggere il sindaco della nostra città. Non siamo d’accordo. In virtù dell’impegno profuso in tutti questi anni pretendiamo la convocazione dell’assemblea di lista di Ravenna in comune, di coloro che ritengono ancora valide le ragioni che portarono alle firma di quel manifesto nel 2015. Ci sembra un atto dovuto.

Potere al Popolo Ravenna

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