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Ancarani (Forza Italia) contro l'Anpi: "Il Comune gli tolga la sede"

"L'associazione ormai non rappresenta più i valori della Resistenza. È alla stregua di un qualunque partito".

"Dunque in seno a quella che dovrebbe essere un’associazione benemerita, nata come testimonianza di gesta eroiche e patriottiche troppo spesso costate sangue e ferite fisiche ma soprattutto morali e umane non rimarginabili, ecco che emerge d’un tratto la tristezza del declino".

Inizia così l'attacco di Alberto Ancarani, capolista di Forza Italia, all'Anpi. "Da antifascista quale sono e quale è orgoglioso di essere il partito che rappresento mi sono sempre posto lo scrupolo che gli attacchi che mi trovavo costretto dagli eventi a sferrare all’Anpi mi facessero passare per difensore di un regime nefasto e mortifero che peraltro i miei avi avevano pervicacemente combattuto. Me ne ero già convinto, ma le notizie di questi giorni confermano che erano scrupoli del tutto immotivati. L’Anpi di oggi non ha nulla a che fare con l’associazione che riuniva tutti i partigiani dopo la seconda guerra mondiale e alla quale è valso il riconoscimento di associazione combattentistica e d’arma al punto da farle prendere parte ai picchetti persino nel giorno della festa della Repubblica. Quell’Anpi non c’è più. Oggi c’è un gruppo eterogeneo di militanti di sinistra, che fanno a gara a chi è più di sinistra e a chi è più puro rispetto a presunti valori resistenziali per i quali il 90% di loro non ha minimamente combattuto, se non altro per ragioni anagrafiche.

L’ultima, a Ravenna, è la discussione surreale sulla posizione dell’associazione relativamente alla riforma costituzionale di Renzi.  Ora mi chiedo: è giusto che un’associazione del genere abbia diritto di partecipare a picchetti d’onore, abbia diritto di dare patenti per fare parlare in aule consiliari suoi rappresentanti magari nello stesso momento in cui viene invece vietato di farlo a legittimi consiglieri comunali eletti dal popolo? Insomma che differenza c’è tra l’Anpi e l'Arci? Oppure, per non apparire di parte, fra l’Anpi e il Club Forza Italia Argentario? Un osservatore terzo, equilibrato e consapevole del tempo in cui vive non potrebbe che rispondere “nessuna”. Nessuna, perché tutte le associazioni citate fanno legittimamente politica. Ognuna da una parte dello scacchiere ben delineata. Cosa ben diversa fanno le associazioni combattentistiche e d’arma per le quali l’amministrazione bene ha fatto a spendersi cercando una nuova sede dopo il restauro del palazzo L’Anpi, essendo invece oggi un attore politico e non certo un mero sodalizio di reduci e testimoni, non può avere diritto ad una sede praticamente a titolo gratuito in una sede del comune, perché altrimenti tale diritto dovrebbe essere fornito a qualunque partito, cosa che noi per primi troveremmo intollerabile".

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