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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Anche l'acqua da rubinetto finisce nei menù dei ristoranti

Gli esercizi che somministrano alimenti e bevande saranno invitati a proporre ai propri clienti anche la possibilità di bere acqua pubblica, spillata direttamente dal rubinetto o "trattata" in loco

Un odg a firma dei consiglieri Elisa Renda (Movimento5 stelle) e Antonio Zampiga (Pd) approvato da tutti i gruppi, ad eccezione della stensione di Lega e Pdl, impegna l’Amministrazione affinché “gli esercizi che somministrano alimenti e bevande, siano invitati a proporre ai propri clienti anche la possibilità di bere acqua pubblica, spillata direttamente dal rubinetto o “trattata” in loco; evidenzino tale possibilità nei menù e nei listini esposti al pubblico, con la medesima visibilità delle altre bevande offerte; possano scegliere se offrire l’acqua gratuitamente o meno.

Tale iniziativa di civiltà, rivolta tanto all'accoglienza dei turisti quanto al rispetto dell'ambiente, sia promossa dal Comune di Ravenna in accordo con le Associazioni di categoria, anche con apposite campagne informative”. Elisa Renda ha spiegato l’opportunità della proposta contenuta nel documento “sia in continuità con la campagna promossa per l’”acqua del sindaco” da estendendere ai turisti, che nel quadro delle azioni volte a diminuire il consumo di acque minerali, l’utilizzo delle materie plastiche e l’inquinamento legato al trasporto. Riteniamo che questo obiettivo rappresenti un segnale di attenzione sia all’ambiente che nel modo di consumare acqua”.

Antonio Zampiga del Pd ha affermato che in prossimità della candidatura a capitale europea della cultura nel 2019 Ravenna debba dimostrare una corretta gestione delle risorse, incentivando gradualmente anche la cultura del consumo dell’acqua corrente. “Si tratta di un invito ai gestori per sviluppare la consapevolezza del tema, non è un obbligo che vogliamo imporre”. Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna ha dichiarato di condividere il documento concordando sul fatto che le 80 fontanelle dislocate nel territorio devono essere fruibili, e ha suggerito in proposito, quale strumento per contenere gli sprechi idrici, di inserire un erogatore per limitare il flusso continuo.

Paolo Guerra di Lega Nord ha motivato l’astensione spiegando che  il contenuto dell’odg sarebbe stato più compiuto se realizzato in concomitanza con la riapertura delle fontanelle sul territorio e, pur condividendo il principio, ha detto di non ritenere adatto il momento attuale per chiedere questo genere di impegni ad un settore già vessato da mille altri adempimenti, proponendo di discuterne in Commissione consiliare.

Anche Alberto Ancarani del Pdl, ha detto di non condividere i toni “dirigistici” rivolti ai gestori dei pubblici esercizi, proponendo “semmai qualche forma di incentivo”. Pietro Vandini del movimento 5 stelle ha replicato ad Ancarani non ritenendo dirigista l’impostazione della proposta; sulle fontanelle ha chiesto di trattarne la gestione e relativi costi in commissione. Ha poi preso la parola l’assessore all’ambiente Guido Guerrieri dichiarando il suo prossimo impegno di incontrare le associazioni di categoria per promuovere nei riguardi dei gestori di pubblici servizi una campagna di sensibilizzazione. Ha poi annunciato il prossimo avvio di una casetta con “l’acqua del sindaco” in piazza Zaccagnini.

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