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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Ancisi (Lista per Ravenna): "Solo i privati rispondono delle erbacce nei loro giardini"

Il capogruppo di Lista per Ravenna attacca il nuovo regolamento comunale del verde che non prende in considerazione le aree pubbliche

Il nuovo regolamento comunale del verde è stato approvato col voto contrario di Lista per Ravenna e della Lega Nord. "Sono stati bocciati due miei emendamenti - spiega Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna - che proponevano di applicare le norme sul verde non solo alle aree private, ma anche a quelle di proprietà pubblica, che siano urbane o boschive o pinetali. Chiedevo, in particolare, che valessero anche per loro le regole per l’ abbattimento degli alberi, in base a cui l’albero deve essere pericolante o produrre danni a strutture e/o impianti tecnologici, quelle per la lotta agli agenti patogeni e per la difesa fitosanitaria delle piante e quelle per le aree verdi. Riguardo a queste è dunque rimasta tal quale la norma seguente: “Le aree verdi e/o incolte (ad es. i lotti inedificati) di proprietà privata devono essere mantenute in uno stato decoroso che non sia causa di disagi, pericolo, problematiche di tipo igienico-sanitario (con particolare riferimento alle misure finalizzate al contenimento della zanzara tigre e delle allergie). In particolare l’erba non dovrà mediamente superare l’altezza massima di 50 centimetri”".

"Ognuno - conclude Ancisi - potrà dunque continuare a vedere ogni giorno, ad esempio, che se un’area privata è multata perché la sua erba supera mediamente il mezzo metro di altezza (nella proposta iniziale della Giunta comunale era solo 30 centimetri), in un giardino o parco o rotonda o ciglio stradale di proprietà pubblica posto lì vicino, potrà essere impunemente alta anche più di un metro e i responsabili non pagare nessuna multa, e magari essere anche premiati. Da notare, nel caso delle 1.100 aree verdi del Comune, che gli sfalci previsti, da tre a cinque l’anno, sono puntualmente pagati a pie’ di lista dall’amministrazione comunale, dunque dai cittadini stessi, anche se spesso non fatti. Lista per Ravenna, dopo avere proposto in consiglio comunale condizioni di pari dignità tra privati e “pubblici” che sbagliano, urlando anche il proprio dissenso, poteva forse votare a favore?"

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