“Sarà discussa giovedì prossimo, nel pomeriggio, in consiglio comunale, la mozione da me presentata il 28 febbraio scorso “SUI 211 VERBALI EMESSI PER VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA A PONTE NUOVO NEI GIORNI 14 E 18 OTTOBRE 2011”, rivolta a chiedere che l’amministrazione comunale valuti “con favore la possibilità di annullare i verbali” stessi”, annuncia Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna.

“In sede di commissione, il commissario che rappresentava la Polizia municipale ha confermato che almeno le  99  violazioni del 18 ottobre erano state accertate dagli agenti, come peraltro scritto nei verbali, attraverso un “sistema di sorveglianza”, cioè “con video-camera a bordo di auto”. Nella mozione si sostiene, però, che, in tal modo, gli agenti non hanno potuto accertare, ed hanno sbagliato a dichiarare il contrario nei verbali, l’impossibilità di contestare immediatamente, come richiesto dal codice, l’infrazione perché assenti sia il trasgressore che il conducente del veicolo”, ricorda Ancisi.

“I fatti nuovi sono però due: dopo la presentazione di questa mozione, una sentenza del Giudice di Pace ha accolto il ricorso presentato da un cittadino; il 3 maggio scorso, il Ministero dei Trasporti ha espresso un parere che, di fatto, dà ragione alla mozione stessa”, prosegue Ancisi, riportando i testo del Ministero.


MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici - Direzione Generale per la Sicurezza Stradale  Divisione II - Prot. 2291
Oggetto: Contestazione degli illeciti amministrativi per infrazioni al Codice della Strada in materia di sosta vietata. Rif. Prot. n. 2.222 del 30.3.2012.
Con riferimento a quanto esposto nella nota in riscontro, si premette che ai sensi dell’art. 201, c. 1 bis net. d) del Nuovo Codice della Strada (Dls n. 285/1992), le violazioni al divieto di sosta possono dar luogo alla contestazione non immediata nel caso di accertamento in assenza del trasgressore o del proprietario del veicolo. Ciò premesso, si osserva che i sistemi di sorveglianza, mentre possono essere idonei a dimostrare l’avvenuta violazione, non risultano tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo, circostanza che può essere accertata solo dall’intervento diretto degli organi di Polizia Stradale, e pertanto non risulterebbe giustificata la contestazione non immediata. Si resta a disposizione per eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE DELLA DIVISIONE (Dr. Ing. Francesco MAZZIOTTA)

“In senso stretto, il parere si riferisce ai rilevamenti fotografici o  filmati ottenuti coi “sistemi di sorveglianza”, ma è applicabile perfettamente al caso di Ponte Nuovo. Infatti, le video-riprese sono state effettuate non su una strada deserta di notte, ma di giorno, su una strada anche troppo abitata, con numerosi cittadini presenti, tra cui, come diverse testimonianze rese al Giudice di Pace attestano, anche presunti “trasgressori” successivamente multati: siccome le riprese sono state effettuate dall’interno dell’auto, passando di corsa, queste riprese non sono idonee “a dimostrare l’assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo” e pertanto non è “giustificata la contestazione non immediata”, come scritto nel parere del Ministero. L’articolo di Italia Oggi, allegato, lo chiarisce bene. Dunque, è solo questione di onestà intellettuale e civile. Almeno i 99 verbali di cui è stato dichiarato l’accertamento tramite video-camera a bordo di auto sono illegittimi, per violazione del codice della strada. Correttezza amministrativa vorrebbe che fossero annullati dalla Polizia municipale, a prescindere che al riguardo siano stati presentati ricorsi dei cittadini al Prefetto o al Giudice di Pace. Correttezza politica vorrebbe che il consiglio comunale approvasse, in tal senso, la mia mozione”, conclude.