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Ancisi (LpR): "Miniemergenza neve, ecco cosa non ha funzionato"

"L'amministrazione comunale dovrebbe dunque riflettere su cosa non ha funzionato nell'imponente proprio Piano Neve e nell'operato dei propri servizi. Stiamo parlando di una struttura logistica e organizzativa composta da un centro operativo dedicato"

“Tutta la viabilità tra Ravenna e il mare, zona portuale compresa, è collassata stamani, con gravi impedimenti e intasamenti stradali, con incidenti e feriti, e perfino con la chiusura tra le 8.45 e le 10.15 delle principali arterie, a causa di precipitazioni atmosferiche, poco più che ordinarie in questa parte del territorio comunale. Le notizie meteo avevano previsto l’abbassamento della temperatura, scesa nella notte a -2 gradi, che è stato sufficiente, per l’effetto anche della direzione dei venti provenienti da nord, a trasformare in nevischio e poi in ghiaccio i vapori e la nebbia, più frequenti in questa zona”, è la premessa di Alvaro Ancisi, capogruppo della Lista per Ravenna.

 

Che poi attacca: “Certamente l’imperizia e l’imprudenza di taluni automobilisti, più che la mancanza di catene o di gomme da neve, comunque obbligatorie sui cavalcavia, sottopassi e rampe di accesso alle strade sopraelevate, avranno concorso a creare incidenti e disagi. Ma stiamo sempre parlando di millimetri più che centimetri di precipitazioni, non di forti tempeste.

L’amministrazione comunale dovrebbe dunque riflettere su cosa non ha funzionato nell’imponente proprio Piano Neve e nell’operato dei propri servizi. Stiamo parlando di una struttura logistica e organizzativa composta da un centro operativo dedicato, da referenti tecnici e da personale operativo costantemente reperibili, con l’ininterrotta disponibilità, pagata a caro prezzo, di 50 lame, 15 pale, 3 autocarri, 20 bobcat e 41 spandisale: struttura che, se anche attivata in qualche modo la notte scorsa, non ha saputo fronteggiare una normalissima situazione di emergenza in un’area circoscritta, notoriamente più esposta alla formazione di nevischio e ghiaccio”.

 

“Le molte testimonianze di cittadini coinvolti in prima persona nel caos della circolazione stradale ci suggeriscono alcune correzioni e migliorie da introdurre nel funzionamento dell’intera macchina comunale addetta all’emergenza neve, al fine che questa prima esperienza negativa sia di insegnamento per le prossime occasioni.

1.Quando le previsioni meteorologiche sono tali da produrre allarme, occorre che le zone e i punti della viabilità più esposti e pericolosi siano monitorati fin dalle prime ore in cui l’abbassamento della temperatura declina sotto zero gradi, in modo da diffondere immediatamente l’allerta appena si verificano la caduta di neve e/o la formazione di ghiaccio sulle strade, convogliando tempestivamente sul posto i mezzi spargisale dai siti più vicini ove sono disponibili.

2.Pattuglie della polizia municipale devono essere disponibili dove necessario non già solo quando il giorno è avanzato e la situazione precipitata, ma fin da quando l’emergenza si produce, quanto meno alle prime luci dell’alba, prima che le strade siano occupate dalla gente che va al lavoro. Regoleranno il traffico, aiuteranno chi ne ha bisogno, indicheranno i percorsi alternativi eventualmente utili. Verificheranno anche se l’obbligo di catene o di pneumatici termici è rispettato nei punti in cui l’ordinanza del sindaco lo impone.  

3.Segnaletica luminosa e cartelli indicatori devono far conoscere agli automobilisti dove si presenta il pericolo per neve e/o ghiaccio e suggerire essi stessi eventuali percorsi alternativi”, conclude Alvaro Ancisi.

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