"Sono state zero le politiche di promozione della mobilità elettrica, mentre, già da tempo, in altre città della nostra stessa regione e della Romagna, si sono fatti passi in avanti notevoli in questa direzione, apprezzati dai cittadini, ad esempio con l'uso di autobus pubblici o navette ad alimentazione elettrica, a favore della salvaguardia dei centri storici dal traffico inquinante". E' quanto afferma il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi.

Ancisi ricorda la consegna dell'auto elettrica dell'11 gennaio scorso all'ingegner Giovanni Scapini da parte del vicesindaco Giannantonio Mingozzi e la partecipazione sempre di Mingozzi ad un incontro con Enel per l'installazione di cinque torrette di ricarica elettrica nei principali parcheggi scambiatori della città. "Peccato che la stessa notizia sia stata data, con abbondante celebrazione, dal sindaco e dall’assessore all’ambiente Guerrieri già l’8 ottobre scorso", dice Ancisi.

"Ma questa notizia - chiosa Ancisi - al momento“rivelata” due volte, conferma proprio quanto siamo indietro a Ravenna con l’incentivazione dei veicoli elettrici. Mediante le cinque colonnine di ricarica ri-annunciate, la nostra città entra a far parte del progetto della Regione Emilia-Romagna: “Io guido elettrico”, avviato già da un anno con l’installazione di 80 colonnine di rifornimento delle auto elettriche a Rimini, Imola, Bologna, Modena e Reggio Emilia, collocate in prossimità della grande viabilità, con facile accesso, ampi parcheggi e possibilità di scambio con i mezzi di trasporto pubblico: progetto da cui Ravenna era esclusa. La richiesta che la nostra città rientrasse in questo circuito era contenuta nella mia interrogazione al sindaco del 7 gennaio 2012 dal titolo: “Perché a Ravenna ‘Io non guido elettrico’?”"