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Ancisi: "Tre scimmiette nel circo del porto"

""Il Comune di Ravenna si è pronunciato con Delibera del Consiglio Comunale del 12/07/2012, alla cui seduta dei tre rappresentanti di Lista per Ravenna, risulta che due erano assenti (Alvaro Ancisi e Nicola Grandi) e il terzo (Sirio Stampa) si è astenuto. Se il Preliminare 'conteneva vizi di base insuperabili' forse era il caso di farlo presente in quella sede"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"L'Autorità Portuale ha risposto con una lunga nota alla mia lettera al ministro alle Infrastrutture pubbliche Delrio e al sottosegretario alla Funzione pubblica Rughetti con cui ho solo messo in guardia il Governo italiano che il progetto Hub Portuale di Ravenna, soprannominato Progettone, viziato fin dall'origine da insuperabili irregolarità riguardo allo smaltimento dei fanghi portuali di dragaggio, dev'essere quanto meno profondamente rivisto e riformato; e non tanto perché la Procura della Repubblica ha molte ragioni per evitare che la congiura del silenzio di tutte le autorità pubbliche (statali, regionali e locali) sugli abusi compiuti venga portata a compimento: quanto perché solo con una profonda rivisitazione del progetto stesso, non imposta dall'alto, bensì ascoltando anche chi non siede nelle stanze del potere, il porto di Ravenna potrà essere salvato dall'asfissia e riassumere vitalità.

Al netto dell'inutile riproposizione dei passaggi burocratico-amministrativi percorsi dal Progettone, che ne hanno solamente mascherato le magagne, la nota mostra come l'Autorità portuale si stia dibattendo malamente con l'acqua alla gola, anzi coi fanghi che le non vanno né su né giù. Ne ribatto solo due punti, uno generale e strategico ed uno personale. Il Progettone è stato "elaborato in linea con il Piano Regolatore Portuale vigente e con il relativo decreto V.I.A. n. 6 del 20/01/2012". Basta un bambino ad osservare, mostrandogli le rispettive planimetrie a colori, che di tutte le aree poste nelle campagne di Porto Fuori e in zona Bassette e dintorni, che il Progettone vorrebbe (avrebbe voluto) espropriare, pari ad un milione e 700 mila metri quadrati, neppure un centimetro quadrato è compreso nel Piano regolatore del Porto. Per chi a Roma volesse anche leggere basteranno poche carte in più.

"Il Comune di Ravenna si è pronunciato con Delibera del Consiglio Comunale del 12/07/2012, alla cui seduta dei tre rappresentanti di Lista per Ravenna, risulta che due erano assenti (Alvaro Ancisi e Nicola Grandi) e il terzo (Sirio Stampa) si è astenuto. Se il Preliminare 'conteneva vizi di base insuperabili' forse era il caso di farlo presente in quella sede'". Il presidente dell'Autorità portuale gode di uno stipendio pubblico di 222.915,63 euro (dato del 2013, non ancora aggiornato). I consiglieri di Lista per Ravenna non ricevono alcuno stipendio pubblico. Devono perciò mettere insieme i propri altri impegni (istituzionali per me, di lavoro per gli altri) con le convocazioni dei consigli comunali. D'altra parte, la maggioranza politica del consiglio, la stessa a cui il presidente suddetto deve la sua nomina, ha deciso di convocare sempre il consiglio comunale, per la prima volta nella sua storia, di giovedì pomeriggio, sapendo che è in questa giornata e con questo orario che i miei impegni possono a volte essere incompatibili con la sua presenza. Ciò non toglie che io abbia contestato nel merito il Progettone fin dal consiglio comunale del 22 dicembre 2011, e poi con comunicati pubblici del 16 e del 25 luglio 2012 stesso. Dall'ultimo di questi, è sortito il primo esposto consegnato alla Procura il 18 gennaio 2013, firmato insieme a 32 persone del Comitato Vitalaccia Dura, che è stato ampiamente pubblicizzato, come i miei seguenti del 3 marzo 2013, del 3 agosto 2013 e del 3 novembre 2014, anch'essi finiti in Procura. Ma il 18 dicembre 2014, quando il consiglio comunale ha votato il Progettone "definitivo", il mio emendamento, che semplicemente raccomandava "che tutte le opere previste in tale progetto per l'utilizzo dei fanghi di dragaggio siano corredato delle valutazioni di compatibilità ambientale (cioè di V.I.A.) secondo quando previsto dalle vigenti normative ed ad esse conformi", è stato bocciato, con il solo voto favorevole dei consiglieri di Lista per Ravenna. Tutti gli altri presenti hanno fatto come le tre scimmiette. Dopodiché, il 18 gennaio 2015, decidendo che fosse ora di farla finita, ho portato tutto il mio voluminoso dossier in Procura, che finora ho avuto ragioni per non pubblicizzare. Con quale coraggio l'associazione politica che ha chiuso occhi, orecchie e bocca su tutto, lamenta ora di non esserne stata informata dal consigliere comunale di opposizione, che tutto gli ha esposto in tutti i sensi?"

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna

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