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Approvata l’esternalizzazione del nido d’infanzia comunale Il Riccio

Il consiglio comunale ha approvato giovedì la delibera relativa all'esternalizzazione del nido d'infanzia comunale Il Riccio di San Pietro in Vincoli

Il consiglio comunale ha approvato giovedì la delibera relativa all’esternalizzazione del nido d’infanzia comunale Il Riccio di San Pietro in Vincoli.
Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore all’Istruzione Ouidad Bakkali. Il contesto nel quale è stata assunta la decisione di esternalizzare il servizio è quello di un quadro normativo che impone un taglio drastico della spesa per le assunzioni a tempo determinato di personale insegnante (il fabbisogno nel 2013 supera di quasi un milione il tetto di spesa consentito per legge).

La volontà dell’amministrazione resta comunque quella di garantire la continuità dei servizi per l’infanzia. Esaminata la situazione del personale a tempo determinato necessario dal prossimo anno scolastico per garantire il regolare funzionamento in tutti i nidi d’infanzia comunali, e valutate le situazioni per minimizzare il disagio delle famiglie e del personale insegnante ed in particolare le problematiche sulla continuità didattica, si è giunti ad una scelta basata su dati oggettivi. Si è riscontrato che il nido d’infanzia comunale Il Riccio di San Pietro in Vincoli presenta rispetto a tutti gli altri un rapporto tra personale insegnante di ruolo e personale insegnante a tempo determinato più basso (4 insegnanti di ruolo - di cui una assente per maternità - e 6 insegnanti a tempo determinato) per il quale si è valutata quale soluzione per assicurare la continuità del servizio educativo, l’affidamento esterno.

Considerato che nel contratto di appalto relativo al servizio di gestione dei nidi d’infanzia comunali Darsena, Marina di Ravenna, Orsa minore, Sant’Antonio, Sira, dello spazio bimbi Polo Lama Sud e dei centri ricreativi estivi nidi e materne per il periodo dall’1 settembre 2010 al 31 agosto 2015, affidato al “Dadonew Consorzio Servizi Educativi”, è prevista la possibilità per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi, di affidarne la gestione all’operatore economico aggiudicatario del contratto base per un numero massimo di 80 posti/bimbo e/o spazio bimbi, agli stessi prezzi, patti e condizioni del contratto base, si è valutato di procedere all’esternalizzazione del nido d’infanzia comunale Il Riccio (che ha una capienza complessiva massima di 62 posti) dall’1 settembre 2012 al 31 agosto 2015, avvalendosi di questa possibilità. La spesa complessiva presunta è di 1.595.862,60 euro.

“Il servizio – ha sottolineato Bakkali – resta pubblico. Si passa a una gestione indiretta, che comporterà comunque un rapporto molto stretto con l’amministrazione, a un consorzio che già gestisce 5 nidi, con un livello qualitativo molto alto, secondo quanto dichiarato dai genitori”. In replica ha ribadito che la decisione è stata presa dopo il 29 aprile, data del decreto, e non prima. Ha confermato che la scelta del nido col rapporto più basso tra personale di ruolo e a tempo determinato è stata fatta per assicurare la maggior continuità pedagogica. Ha concluso dicendo che in generale le condizioni impongono un ripensamento del sistema di welfare.

Per il gruppo Pdl ha dichiarato voto contrario il capogruppo Nereo Foschini sostenendo che la decisione era già stata presa a febbraio. “La scelta – anche se è stata la meno dolorosa possibile – è stata fatta sulla pelle degli abitanti di San Pietro in Vincoli, senza coinvolgerli e non salvaguardando la continuità educativa”. Per il gruppo Lista per Ravenna ha dichiarato voto contrario il consigliere Sirio Stampa contestando “una tempistica che ha penalizzato gran parte delle famiglie, che non hanno potuto fare una scelta totalmente libera e consapevole. Inoltre il consiglio comunale non ha potuto entrare nel merito, ma è solo stato messo al corrente di una cosa già stabilita”.

Per il Movimento 5 Stelle, che si è astenuto, la consigliera Francesca Santarella ha chiesto maggiori chiarimenti sulla posizione tenuta dall’amministrazione rispetto alle famiglie. Per il gruppo Sel ha dichiarato voto favorevole la capogruppo Sarah Ricci (intervento integrale fornito dalla consigliera): “Esternalizzare un asilo nido è una scelta che un amministratore non vorrebbe mai dover compiere. Si tratta infatti di un arretramento nella capacità del Comune di rispondere alle domande dei cittadini, garantendo quella qualità che solo il pubblico può garantire. La rabbia maggiore deriva tuttavia dall’aver dovuto procedere ad una scelta obbligata nell’indifferenza di un governo che impone la propria visione di politica finanziaria e persino di società agli enti locali, privandoli della libertà e responsabilità di rispondere in autonomia ai bisogni della comunità, individuando priorità  e modalità di gestione dei servizi. Perché deve essere chiaro che a questa delibera non arriviamo perché costretti a razionalizzare e risparmiare sui saldi complessivi di spesa, ma perché obbligati a privare del diritto ad un lavoro dignitoso tante e tanti precari che in questi anni hanno dato un prezioso e determinante contributo al nostro Comune. Una coercizione scellerata, tanto più in tempo di crisi, di cui anche questo Governo porta intatta e piena la responsabilità, e che dovrebbe portare molte forze politiche ad unirsi a noi nel chiederne a gran voce l’allontanamento. Unica nota positiva la scelta, nostra, di procedere contestualmente alla stabilizzazione di 37 precari”.

Per il gruppo Pd hanno dichiarato voto favorevole i consiglieri Antonio Zampiga e Fabio Sbaraglia sottolineando che “nei tempi e nei modi possibili si è cercato di condividere una scelta, subita e non voluta, rispetto alla quale non c’è stata volontà di nascondere niente” e condividendo il pensiero di Bakkali secondo il quale bisogna aprire una riflessione su come garantire in futuro un adeguato sistema di welfare. Per il gruppo Federazione della sinistra ha dichiarato voto di astensione il capogruppo Diego Rubboli, sottolineando che “la delibera contiene elementi positivi, soluzione di un problema economico e stabilizzazione di insegnanti precari, e negativi, esternalizzazione del nido e perdita del lavoro per gli atelieristi, che potrebbe comportare una qualità inferiore del servizio”. Per il gruppo Idv ha dichiarato voto favorevole il capogruppo Davide Buonocore riconoscendo che “un’esternalizzazione non è un fatto positivo, ma i motivi sono noti, e il fatto che la gestione sia in capo al consorzio che già gestisce con alto gradimento cinque nidi ci conforta e potrà tranquillizzare le famiglie” e auspicando un monitoraggio della situazione

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