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Archiviata la querela ad Ancisi sui terreni agricoli di Porto Fuori

All’inizio del 2015 Galliano Di Marco, allora presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, presentò un atto di querela contro il capogruppo di Lista per Ravenna per supposta diffamazione nei suoi confronti

All’inizio del 2015 Galliano Di Marco, allora presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, presentò un atto di querela contro il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi per supposta diffamazione nei suoi confronti, a causa di un intervento effettuato da Ancisi in consiglio comunale sul progetto di Hub portuale di Ravenna, il cosiddetto “Progettone”, relativo, in particolare, allo smaltimento dei fanghi di dragaggio del porto nei vasti terreni ad uso agricolo tra Ravenna e Porto Fuori.

"Dopo avermi ascoltato, il Pubblico Ministero formulò al Giudice una richiesta di archiviazione, affermando che “le frasi evidenziate in querela non appaiono soggettivamente indirizzate alla persona del denunciante, non stigmatizzano singole condotte ma illustrano una critica ad ampio spettro, palesando perplessità e timori di deriva illecita, timori giustamente portati all’attenzione consiliare, critica rivolta in modo generico e generale all’intero sistema procedimentale che si era occupato dei vari step valutativi ed amministrativi, con particolare riferimento all’amministrazione comunale, e non una critica rivolta al singolo né tantomeno al Presidente dell’Autorità Portuale, ovvero Di Marco Galliano” - spiega il consigliere d'opposizione - Di Marco si oppose all’archiviazione, insistendo sul “contenuto chiaramente diffamatorio delle espressioni utilizzate (...) corredato anche dalla percezione che le stesse persone presenti hanno avuto nell’ascoltarle". Il Pubblico Ministero, escussa la testimonianza dell’assessore e giudicando che non avesse “portato ad alcun nuovo elemento utile dal punto di vista probatorio”, riformulò al Giudice richiesta di archiviazione.

"Infine, il 13 novembre 2017 il Giudice, accogliendo le valutazioni del Pubblico Ministero, ha archiviato definitivamente il procedimento, aggiungendo anche che il mio intervento “aveva avuto una valenza politica critica verso l’amministrazione comunale e propositiva, tradottasi, poi, in qualità di Consigliere comunale, nella presentazione di quattro emendamenti” - continua Ancisi - Ne sono venuto a conoscenza solo recentemente, avendo compiuto una verifica su alcune questioni sospese in Tribunale. Nel frattempo, il Progettone è stato profondamente riformulato escludendo i terreni in questione, segno che nel merito avevo avuto qualche ragione. Li aveva esclusi anche Di Marco nelle ipotesi di nuovo progetto da lui prodotte prima che il suo mandato giungesse a termine. Le espressioni impugnate non erano certamente rivolte alla sua persona, come poi è apparso ben chiaro. Incomprensione a parte, siamo stati e restiamo in rapporto di amicizia e di stima. Archiviata era stata, in precedenza, restando alle vicende urbanistiche tuttora in corso nel Comune di Ravenna, anche la querela rivoltami dalla società Valore e Sviluppo in merito alla deliberazione da me sottoposta al consiglio comunale, respinta dalla maggioranza, volta ad annullare il piano di costruzione di una Torre di 12 piani a completamento della vasta lottizzazione esistente tra via Teodorico e via Antico Squero, in sinistra Candiano. Sono “incidenti”, non esclusi altri anche più esiziali, che fronteggio con le mie forze, consapevole che quando ci si batte con convinzione e serietà d’intenti si è sempre in pace con la coscienza".

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