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Articolo Uno, l'assemblea in vista del Congresso nazionale: l'obiettivo è una 'casa della sinistra'

“Il tempo della sinistra” era il titolo della mozione congressuale illustrata dal Coordinatore nazionale Arturo Scotto, sotto alle orecchie attente della platea, fra cui spiccava anche il Senatore Vasco Errani

La sala assemblee della Cà Rossa piena, con molte e molti attivisti collegati da remoto; la presenza e il saluto del Sindaco Michele de Pascale, del Segretario Provinciale del Pd Alessandro Barattoni, del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Giancarlo Schiano, della Segretaria Provinciale della Cgil Marinella Melandri, del Presidente Provinciale dell’Anpi Renzo Savini e del rappresentante del coordinamento di Ravenna Coraggiosa Maurizio Marangolo hanno impreziosito la discussione congressuale di Articolo Uno in vista dell’appuntamento nazionale del 23/24 aprile che si appresterà a confermare il Segretario Roberto Speranza alla guida del movimento.

“Il tempo della sinistra” era il titolo della mozione congressuale illustrata dal Coordinatore nazionale Arturo Scotto, sotto alle orecchie attente della platea, fra cui spiccava anche il Senatore Vasco Errani.

Tanta consapevolezza rispetto alla drammaticità del momento che stiamo attraversando, la netta sensazione che la sinistra debba corrispondere alle sfide epocali che dagli scenari tragici della guerra in Ucraina, alle relazioni internazionali al perdurare della crisi sanitaria, economica e sociale legata ad una pandemia che continua a mordere.

Tutto ciò ha dato vita ad una discussione articolata, che a partire dai contenuti della mozione ha saputo mettere al centro la necessità di un ragionamento di campo. Non ci sono partiti in grado di accompagnare cambiamenti politici così enormi, eppure mai come ora ce n'è bisogno. L'obiettivo è quindi "una soggettività politica comune", una casa della sinistra: da qui il mandato al gruppo dirigente nazionale a completare il confronto con il Partito Democratico e altre realtà politiche e associative dell'area progressista in vista delle prossime elezioni politiche del 2023. Un partito che "funga da architrave del nuovo centrosinistra” e che continui cquel lavoro di ricerca incarnato in questi anni nelle esperienze a livello locale: che sono state - come a Faenza, Ravenna e Bologna - un luogo di sperimentazione, sulle orme di Coraggiosa e del campo largo con il Movimento Cinque Stelle. 

Sono stati 67 i votanti con 5 astensioni e un voto contrario, e sono 13 i delegati e le delegate elette che parteciperanno domenica al congresso regionale. Due i documenti che sono stati approvati dall’assemblea: “Per un partito autenticamente femminista” e “Rafforziamo l’impegno per la transizione energetica”. Se è il tempo della sinistra allora la sinistra deve esserci, deve essere larga, di governo, capace di guidare i processi.

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