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Ausl unica, accordo con i sindacati: "Investire sui presidi di Lugo e Faenza"

Nel documento, oggetto dell’accordo, le parti, hanno espresso "la condivisione di fondo dei principi e degli obiettivi del progetto complessivo".

Martedì è stato sottoscritto un accordo fra i sindacati confederali e l’Ausl di Ravenna in merito al progetto di riorganizzazione dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali, presentato dalla Direzione Generale dell’Ausl e oggetto di un confronto iniziato dal mese di giugno fra le parti sindacali, l’Ausl e la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria. Nel documento, oggetto dell’accordo, le parti, hanno espresso "la condivisione di fondo dei principi e degli obiettivi del progetto complessivo".

Per quanto attiene la riorganizzazione degli ospedali, secondo il modello dell’ospedale reticolare, nel documento "si conferma l’investimento sulle vocazioni distintive dei presidi di Lugo e Faenza, il consolidamento del presidio di Ravenna, la costituzione di unità aziendali per le aree specialistiche e la realizzazione delle piattaforme assistenziali multispecialistiche, organizzate per intensità di cura. Si riafferma la necessità di contemporaneità, anche territoriale,  fra i processi di riorganizzazione ospedaliera e dei servizi territoriali, oltre alla simultaneità nello stato di avanzamento dei due processi e  una attenta verifica del percorso di potenziamento dell’organizzazione dell’assistenza distrettuale, con particolare attenzione allo stato di attuazione degli accordi con i medici di medicina generale per la costituzione  delle Case della Salute".

I sindacati confederali e l’Ausl di Ravenna hanno infine concordato di "costituire un tavolo permanente di confronto per il monitoraggio dei percorsi riorganizzativi con le organizzazioni sindacali confederali oltre ai già previsti tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali di categoria e le R.S.U titolari della declinazione pratica delle modalità di attuazione sul versante organizzativo. Le parti intendono con questo progetto e con i costanti momenti di monitoraggio nella sua fase di attuazione, determinare le condizioni per continuare a garantire, anche in futuro, prestazioni appropriate ai cittadini del territorio, promuovendo innovazioni organizzative e tecnologiche e sostenendo l’evoluzione professionale degli operatori, convinti che la costruzione di una solida rete ospedaliera e di qualificati servizi territoriali di prossimità, rappresentino un importante contributo anche alla costituenda Ausl Unica della Romagna".

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