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Ausl unica, "Approfondire la riorganizzazione dei posti letto negli ospedali"

"Una riorganizzazione necessaria per qualificare meglio la spesa pubblica mantenendo alti i livelli qualitativi, ma che tuttavia non può estrinsecarsi unicamente attraverso la riduzione dei posti letto nei tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Ritenendo che la mozione rappresenti uno dei principali strumenti dell’attività d’indirizzo politico degli organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo, con la presente si chiede di promuovere una seduta di Consiglio provinciale per approfondire le principali tematiche di trasformazione della sanità locale in vista dell’ unificazione delle aziende sanitarie romagnole.

Una riorganizzazione necessaria per qualificare meglio la spesa pubblica mantenendo alti i livelli qualitativi, ma che tuttavia  non può estrinsecarsi unicamente attraverso la riduzione dei posti letto nei tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo,  peraltro, già sotto la media regionale in rapporto alla popolazione residente. Occorre, piuttosto, modulare una serie di  strategie mirate  di risparmio e di riqualificazione della spesa garantendo servizi adeguati ben radicati sui territori ed evitare la ridondanza organizzativa. In particolare alcuni evidenti questioni basilari, come, ad esempio, la possibile despecializzazione degli ospedali minori di Faenza e di Lugo, l’imminente sforbiciata dei posti letto, la mancata copertura dei primariati, la funzione e il ruolo dell’ ospedale di Ravenna  nell’ottica del superamento della territorialità imposta dal modello di area vasta romagnola, il rafforzamento del modello consolidato di programmazione partecipata con il privato nell’ambito dell’integrazione e della complementarietà tra pubblico e privato, sono solo alcuni temi che richiedono di essere approfonditi.

Inoltre appare inaccettabile che i territori, le istituzioni, gli operatori socio sanitari e i portatori d’ interessi, non abbiano la possibilità di esprimersi sui documenti della  Regione e, di fatto, siano completamente esclusi da un grosso tema che rappresenta la più grande trasformazione degli ultimi tempi. Lo stesso Consiglio provinciale tenuto a pronunciarsi sulle linee d’indirizzo della Conferenza socio sanitaria territoriale di cui è presidente lo stesso presidente di codesta Provincia, è sostanzialmente  privato da tale diritto, e probabilmente sarà costretto a esprimersi sommariamente e con poco tempo a disposizione, tenuto conto che il progetto di legge della Giunta regionale prevede la decorrenza della costituzione dell’azienda sanitaria della Romagna dal primo gennaio 2014. Si chiede, dunque, di aderire alla richiesta sommariamente illustrata nella presente mozione.       

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