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Autisti aggrediti, Guerra (Lega): "Vigilantes a bordo degli autobus"

"La situazione sui mezzi pubblici locali, dove i conducenti e i controllori nel far rispettare le regole espongono loro stessi e i passeggeri a reazioni di violenza incontrollata, richiede un intervento oramai improrogabile", sottolinea Guerra

Vigilantes ai bordi degli autobus per evitare episodi di violenza. Il consigliere comunale della Lega Nord, Paolo Guerra, ricorda che "è dai primi di febbraio che giace una mia proposta per rispondere a questi intollerabili episodi la quale, richiamando la Legge Regionale n°24 del 2003, sprona gli Assessorati competenti a coordinarsi  con le Aziende partecipate operanti nel trasporto pubblico, a ricorrere all’utilizzo degli Istituti di Vigilanza privata a bordo degli automezzi".

"La situazione sui mezzi pubblici locali, dove i conducenti e i controllori nel far rispettare le regole espongono loro stessi e i passeggeri a reazioni di violenza incontrollata, richiede un intervento oramai improrogabile - sottolinea Guerra -. Oltre al tema della sicurezza, quanto sta accadendo può disincentivare anche il ricorso all’uso degli automezzi pubblici in talune tratte urbane ed extraurbane e in determinati orari".

Spiega Guerra: "Nella proposta che ho depositato si prendo a riferimento la L.R. 24/2003 “Disciplina della Polizia Amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” la quale all’articolo 3 comma 2 punto d) invita “allo sviluppo di moduli organizzativi dell’attività di polizia fondati sul principio di prossimità, anche mediante figure di operatori di quartiere ed il coinvolgimento di cittadini”; all’articolo 10 prevede che gli Istituti di Vigilanza Privata “possono essere utilizzati dagli Enti Locali a integrazione per l’esercizio delle funzioni locali ….. finalizzate ad attivare gli organi di polizia locale o nazionale …. operando in maniera subordinata al Comandante della Polizia locale …”

"Gli Assessorati competenti, in concerto con i dirigenti delle Aziende di trasporto locale nelle quali il Comune di Ravenna è socio di riferimento, devono prendere in seria considerazione questa possibilità legislativa, introducendo negli orari e con i criteri concordati con il Comandante della Polizia Municipale e le rappresentanze sindacali dei lavoratori dei mezzi di trasporto, il ricorso a queste misure", conclude l'esponente del Carroccio.

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