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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Auto distrutte e feriti al solito incrocio, Ancisi (LpRa): "Serve una rotonda"

"A noi pare che la rotonda induca comunque una maggiore possibilità di attenzione e di rallentamento rispetto al mantenimento di un incrocio a raso", afferma il consigliere di Lista per Ravenna

Sabato sera si è assistito all'ennesimo incidente all'incrocio di Osteria tra via Dismano e via Lunga, dove sono rimaste ferite sette persone. "È senz’altro il più maledetto della viabilità ravennate, dopoché quello tra la tangenziale della città e via Ravegnana è uscito da tale indegna classifica grazie all’installazione di una rotonda, certo più piccola di quanto richiederebbe la norma, tuttavia largamente salvifica. Restano comunque sulla coscienza delle amministrazioni comunale e provinciale le persone ferite, ma non in pericolo di vita, tre trasportate al Santa Maria delle Croci di Ravenna e quattro al Bufalini di Cesena, e i danni subiti dalle due vetture che si sono scontrate violentemente". Questo il commento di Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna che, a tal proposito, deposita un'interrogazione question time rivolta al sindaco di Ravenna.

"Conoscendo bene la pericolosità di questo crocevia a raso tra due strade provinciali, soggette ad un traffico intenso, soprattutto diretto a Mirabilandia e ai lidi sud di Ravenna, e attestata dai suoi dati di sinistrosità, anche grave, finanche mortale, registrati dalla Polizia locale di Ravenna e dal 118, Lista per Ravenna ha portato avanti con insistenza la proposta, già formulata dal Comitato cittadino locale, di realizzarvi una rotonda, attivando allo scopo un accordo tra la Provincia, proprietaria delle due strade, e il Comune di Ravenna, di cui esse attraversano un suo centro abitato, affinché se ne ripartissero i compiti e gli oneri - prosegue Ancisi ricordando l'installazione di un un autovelox fisso nell’aprile 2022 - Non sembrando la soluzione definitiva, obiettammo che sarebbe spesso servito a far sollevare qualche pedale destro delle auto quanto basta per non superare i 70 chilometri orari prescritti fuori del centro abitato, spingendolo però ben oltre immediatamente dopo, arrivando così all’incrocio a tutta birra, dove la visibilità degli arrivi laterali è largamente ostruita e allora “si salvi chi può”. Il 13 settembre, ottenemmo risposta alla richiesta di capire se, come speravamo, il progetto della rotonda sarebbe stato comunque realizzato, ma la risposta, dataci dal vicesindaco, in veste di assessore alla sicurezza, fu negativa, sostanzialmente perché, a suo dire, la rotonda, fattibile secondo il progetto tecnico della Provincia, ma troppo ristretta, comporterebbe il rischio che, intrapresa a forte velocità, le auto andassero a sbattere proprio nella Caffetteria Mancini. Secondo il vicesindaco si sarebbe dunque atteso di conoscere quali benefici avrebbe portato l’autovelox per capire se riprendere o no la realizzazione della rotonda".

"A noi pare che la rotonda induca comunque una maggiore possibilità di attenzione e di rallentamento rispetto al mantenimento di un incrocio a raso. La mezza strage di ieri notte è più che eloquente al riguardo. Sappiamo che il Comitato cittadino e la popolazione locale, e magari anche la Caffetteria Mancini, sentano la propria sicurezza più garantita dalla rotonda di cui già esiste il progetto, ad un costo relativamente modesto. Chiedo perciò al sindaco e presidente della Provincia, a prescindere dagli assessori a cui di volta in volta egli delega la risposta da dare in Consiglio comunale, quale sia l’opinione sua e della propria giunta comunale all’invocazione incessante: questa rotonda all’incrocio tra la via Dismano e la via Lunga la volete fare o no? Aspettare ulteriormente - conclude Ancisi - porrebbe seriamente, date le premesse di cui sopra, anche il problema delle responsabilità civili, e non solo".

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