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Bici abbandonate, Grandi (Lpra): "Rastrelliere di serie A e rastrelliere di serie B?"

Bici abbandonate al centro di un'interrogazione del consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi.

Bici abbandonate al centro di un'interrogazione del consigliere comunale di Lista per Ravenna, Nicola Grandi. Al sindaco Fabrizio Matteucci chiede se "siano svolti altri interventi di rimozione di carcasse di biciclette, su quali zone si siano concentrati e con quali risultati". Ricorda Grandi: "Da quando, nell’aprile del 2008 il Sindaco Matteucci dispose tramite ordinanza la rimozione delle biciclette abbandonate, iniziarono a susseguirsi notizie diramate a mezzo stampa di rimozioni forzose di numerosi cicli, 270 soltanto nei primi dieci mesi di entrata in vigore dell’ordinanza stessa".

"Tutti i comunicati successivi (a partire da quello del gennaio 2010) davano notizie della rimozione di altre biciclette tutte nelle zone di viale Farini, via Ponte Marino, via Sant'Agata o ancora via Di Roma, Diaz, Dorese, Farini e dal piazzale della stazione fino ad arrivare all’agosto del 2011 con 5 biciclette rimosse in via Farini, via Carducci, via Candiano, via Bezzi, via Di Roma, Via Diaz e Largo Firenze - chiosa l'esponete di Lista per Ravenna -. Nel maggio del 2010 viene diffusa inoltre la notizia secondo la quale la Polizia Municipale dopo aver rimosso le biciclette abbandonate dal centro cittadino, avrebbe consegnato i mezzi a Cittattiva che le avrebbe aggiustate e regalate ai più bisognosi “grazie alla RicicloOfficina, condotta dal Villaggio globale in collaborazione con minori stranieri, ragazzi senza famiglia ospitati dalla struttura del Villaggio del fanciullo”".

Aggiunge l'esponente della lista civica: "A distanza di 5 anni dall’inizio dell’operazione l’inapplicabilità dell’ordinanza di cui sopra è oggi un fatto evidente, mancando quelle caratteristiche di contingenza ed urgenza che ormai sono presupposti irrinunciabili per l'emanazione di ordinanze, ma al di là di ciò non risulta nessuna altra notizia che da due anni a questa parte, riporti casi di ulteriori biciclette rimosse tanto che il provvedimento sembra essere in qualche modo dimenticato".

"A supporto di ciò si può rilevare la situazione delle rastrelliere presenti in fondo a via Maggiore, nell’area in cui è presente anche l’edicola, a ridosso della porta di via Cavour - continua Grandi -. In questa zona come ben testimoniano le foto allegate, da anni stazionano impietosamente almeno quattro o cinque relitti di bicicletta, sistematicamente rovesciati a terra e poi rimessi in piedi da qualche zelante passante senza che nessuno abbia mai provveduto alla loro rimozione".

Al sindaco Grandi chiede "come mai in questa (ed in altre) aree della città non si sia mai intervenuti classificando, nei fatti, rastrelliere “di seria A” quelle della zona stazione e “di serie B” le rimanenti e se non si intenda invece provvedere in merito, al fine di far sì che gli interventi di rimozione di carcasse di biciclette, così impattanti sul livello del decoro urbano, avvengano con maggiore capillarità in TUTTA l’area cittadina". Inoltre vuole sapere "se il rapporto con Cittattiva e la sua “Riciclofficina” sia ancora in essere,  e quali risultati abbia portato in termini di numero di pezzi recuperati, riparati e distribuiti".

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