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Bilancio 2017, l'indebitamento scende di tre milioni. Ma le opposizioni attaccano

Sono i tre focus su cui concentra l'opposizione in Consiglio comunale a Ravenna, durante la discussione, giovedì pomeriggio, del rendiconto della gestione 2017

Avanzo, indebitamento ma anche l'assessore alla Cultura Elsa Signorino. Sono i tre focus su cui concentra l'opposizione in Consiglio comunale a Ravenna, durante la discussione, giovedì pomeriggio, del rendiconto della gestione 2017. Approvato a ranghi compatti con 18 voti favorevoli e 10 contrari. Ne emergono, apre il dibattito l'assessore al Bilancio, Valentina Morigi, "elementi di solidita' e trasparenza". Il debito e' in diminuzione dal 2016 di circa tre milioni di euro, da 24 a 21, sotto i 150 euro pro capite, quando la media regionale e' di 750 euro, gia' tra le piu' basse d'Italia. E, ironizza in sede di replica, "non pensavo che essere tra i Comuni meno indebitati sia diventato una 'sfiga'". La riduzione si poneva due obiettivi, aggiunge: "Liberare risorse in parte corrente e spazi per indebitarsi di nuovo a fronte di condizioni migliorate".

Alberto Ancarani di Forza Italia punta il dito proprio contro l'avanzo, invitando a "maggiore attenzione" perche' si finisce con il restituirlo allo Stato, argomenta. C'e' "difficolta'- segnala- nella previsione di spesa, su beni e servizi la differenza e' spropositata". Sulla "mano pesante" dell'assessore Signorino si concentra Veroni Verlicchi della Pigna. Per il Mar la spesa preventivata era di 700.000 euro ed e' lievitata oltre gli 1,1 milioni di euro, mentre la perdita e' passata da 600.000 a oltre 900.000 euro. Sono "scarsi" i contributi allo sport e non ci sono "investimenti significativi" sulla sicurezza. "Si investe poco e si rimane indietro", critica Vittorio Tavoni della lega Nord, mentre la sua capogruppo Samantha Gardin propone con l'avanzo di pagare la Tari "La citta' vi sembra viva? È morta anche culturalmente", sentenzia.

I biglietti coprono la spesa del 7% al Mar, aggiunge Samantha Tardi di Cambiera' rimarcando che "si poteva fare la scelta di riduzione della pressione fiscale". Anche gli 1,8 milioni di euro della tassa di soggiorno vanno "in eventi che non portano ritorno turistico", mentre gli 1,6 milioni di euro di multe per abusivismo commerciale non sono incassabili. "Manca progettazione, programmazione, portare a compimento opere", concorda Massimiliano Alberghini della Lega Nord. Mentre Massimo Manzoli di Ravenna in Comune mette in luce i "pochi investimenti per la cultura periferica" e che la provincia e' tra le "peggiori d'Italia" sul variazione del tasso di occupazione. "Viviamo nella stessa citta'?", si chiede dai banchi della maggioranza Cinzia Valbonesi del Partito democratico. Ravenna e' tra i Comuni piu' virtuosi in Italia sul debito, "migliora nella riscossione nei crediti e paga fornitori a 32 giorni". I conti sono "in salute", l'indebitamento e' "basso" e la pressione fiscale "calmierata. Abbiamo rimesso in moto la citta'". (fonte Dire)

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