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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bilancio della Bassa Romagna, "manovra di salvaguardia": aumentano Imu e Tasi

La spesa corrente dell’Unione ammonta a 43,5 milioni di euro, dei quali 16,6 destinati al welfare, 9,5 all’istruzione, 3,4 a sicurezza e soccorso civile, circa 1 milione a sviluppo economico, agricoltura e turismo (sono confermati in questa voce i contributi ai consorzi fidi di 250mila euro), 2,3 milioni ad ambiente e assetto del territorio

Il Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato il bilancio di previsione armonizzato 2015-2017 e il Documento unico di programmazione 2015-2017. L’Ordine del giorno è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Vivi Bagnara, Insieme per Sant’Agata nell’Unione) e i voti contrari delle minoranze (lista civica Per Alfonsine, lista civica Bagnacavallo Insieme lista civica Ripuliamo Conselice, Movimento 5 Stelle, La Sinistra per Fusignano, Per la Buona Politica, lista civica Per Massa).

“Credo opportuno ricordare il clima di estrema incertezza in cui ci troviamo a livello nazionale, che ci porta ad approvare un bilancio di previsione quasi a metà dell’anno in corso - ha sottolineato il presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Luca Piovaccari -. Questa è una manovra di salvaguardia che, nonostante le difficoltà anche procedurali del momento, permette di realizzare tre importanti obiettivi: il mantenimento dei servizi di welfare per i cittadini (in particolare per le persone anziane più in difficoltà), dei servizi per l'infanzia e per le famiglie; il contenimento della fiscalità locale e delle rette sui livelli dell'anno precedente; la salvaguardia dei servizi per le imprese e il loro efficientamento”.

La spesa corrente dell’Unione ammonta a 43,5 milioni di euro, dei quali 16,6 destinati al welfare, 9,5 all’istruzione, 3,4 a sicurezza e soccorso civile, circa 1 milione a sviluppo economico, agricoltura e turismo (sono confermati in questa voce i contributi ai consorzi fidi di 250mila euro), 2,3 milioni ad ambiente e assetto del territorio. La spesa corrente consolidata di Unione e Comuni, dal 2009 al 2014 è stata ridotta di circa 6 milioni di euro, senza diminuire i servizi per cittadini e imprese. Per quanto riguarda gli investimenti, le priorità guardano alla semplificazione e all’innovazione: banda larga in ogni area artigianale, semplificazione del Rue e revisione del Psc. Attenzione anche per attrattività e competitività del sistema Bassa Romagna (sviluppo delle reti di imprese, turismo, presenza all’Expo di Milano l’8 agosto 2015, progetto di accesso ai contributi regionali); infine, saranno sviluppati i progetti nell’ambito de LaBassaRomagna2020 per accedere a finanziamenti europei in tema di risparmio energetico, sviluppo sostenibile, Paes, futuro green.

“Le manovre contenute in questo bilancio sono strettamente correlate alle singole manovre messe in atto dalle singole amministrazioni che compongono “l’Unione - ha dichiarato Lorenzo De Benedictis, capogruppo del Pd nel Consiglio dell’Unione -. Nonostante il Comune continui a essere un punto riferimento per i cittadini e le imprese, l’Unione, frutto di una corretta visione, è riuscita a essere la risposta a tutta quella serie di tagli della finanza locale programmati nelle numerose manovre finanziarie che ancora oggi si traducono in un calo di risorse consistenti per i nostri Comuni. In questi anni l’Unione ha creato economie di scala, razionalizzando le spese, e ha permesso di intercettare maggiori entrate. Il superamento delle attuali Province, previsto dalla riforma Del Rio, comporterà la necessità di farsi carico di ulteriori funzioni; occorrerà procedere a una revisione dell’impianto organizzativo in un’ottica che consenta una riduzione della spesa senza compromettere la qualità dei servizi e il rapporto tra territorio, utente e servizio”.

“La nostra preoccupazione maggiore riguarda l'aumento di Imu e Tasi - ha dichiarato Laura Beltrami (lista civica Per Alfonsine) -. Una cosa che ci preoccupa molto inoltre è l'omogeneizzazione delle rette, che rischia di comportare aumenti. Insistiamo sulla necessità di avere un maggiore ricavo dell'evasione fiscale. Chi amministra è fortemente in ritardo per un disegno strategico di crescita e di sviluppo del territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Crescita e sviluppo che significano occupazione, Irpef pagata e quindi risorse per gli enti locali. Questo bilancio ci ha parecchio deluso, pur considerando la complessità del periodo”.

“La situazione economica del territorio della Bassa Romagna è in grave affanno - ha espresso Silvano Verlicchi (Per la Buona Politica) -: mette a dura prova la resistenza di coloro che non trovano lavoro, imprese e famiglie sono sempre più schiacciate dal peso eccessivo della imposizione fiscale e da una burocrazia sempre più complessa e costosa. L'Unione dei Comuni dovrebbe interagire maggiormente nei confronti della Regione, per rendere attrattivo e competitivo il nostro territorio. Occorre ridurre il peso fiscale, dare impulso alle imprese e alla iniziativa privata, per creare lavoro. Su questi argomenti, come pure sui temi della sanità, sicurezza, distretto alimentare, salute, benessere, non abbiamo ricevuto risposte convincenti. Per queste ragioni il nostro voto su bilancio e Documento unico di programmazione è contrario”. “Apprendo molto negativamente l'aumento della Tasi sulla prima casa, soprattutto perché credo che ogni Comune debba poter decidere se aumentare o meno l’imposta - ha commentato Paolo Gherardi (lista civica Per Massa) -. Non condivido questo approccio nel quale si perde la possibilità per i singoli Comuni di decidere se apportare o meno questo aumento”.

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