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Bilancio Provincia, l'indebitamento cala dell'8,3%

L’assessore provinciale Luciano Ronchini ha illustrato al consiglio il bilancio di previsione della Provincia, caratterizzato da tre temi principali

L’assessore provinciale Luciano Ronchini ha illustrato al consiglio il bilancio di previsione della Provincia: “Il bilancio è caratterizzato da tre temi principali: il taglio della parte corrente; l’azzeramento del ricorso all’indebitamento; la forte riduzione degli investimenti a causa del patto di stabilità. Per quanto riguarda la parte corrente del bilancio i vari provvedimenti economici che si sono succeduti in questi ultimi tempi hanno inciso in maniera drammatica sullo stato attuale dei bilanci delle Province".

"Il decreto legge n. 78/10, ha imposto un taglio di risorse di 300 milioni di euro per il 2011 e di 500 per il 2012; poi il cosiddetto decreto Salva Italia del 2011, ha portato il 2012 a meno 415 milioni - continua Ronchini -. Successivamente la cosiddetta Spending Review ha sommato altri 500 milioni per il 2012 che sarebbero diventati 1 miliardo per il 2013. Infine la Legge di Stabilità ha aggiunto altri 200 milioni per il 2013, nonchè la soppressione dell'addizionale provinciale sui consumi di energia elettrica confluito nei trasferimenti erariali ma di fatto non riattribuito. In totale, dunque, dal 2011 al 2013 i tagli alle Province sono stati complessivamente di 2,1 miliardi di euro. Ciò significa che si è chiesto alle Province, che rappresentano l’1,3% della spesa pubblica, di contribuire al risanamento del Paese tagliando i propri bilanci del 25%".

"Tutto ciò senza che per il momento siano state modificate le funzioni ad esse assegnate - prosegue l'assessore provinciale -: edilizia scolastica superiore, viabilità, trasporti, ambiente, sistemi informativi e reti, ecc. Il sacrificio richiesto alle Province è inoltre in proporzione assai più oneroso rispetto a quello imposto ai Comuni: l’incidenza percentuale del taglio 2013 sui c.d. consumi intermedi 2011 è dell’8,69 per i Comuni e del 31,68 per le Province, quindi quasi quattro volte superiore. Nello specifico la nostra Provincia in base al D.L. 35/2013 ha subito una decurtazione del fondo sperimentale di riequilibrio di 6.198.458 euro a cui ha fatto fronte riducendo le spese del personale, le spese per consumi, le gestionali (comprese le manutenzioni ordinarie), i contributi.”

“La Provincia, a causa delle limitazioni imposte dalla normativa, non prevede di far ricorso all'indebitamento. Il tetto all'indebitamento, ripetutamente modificato dal legislatore negli ultimi anni, è stato infine decisamente abbassato dall'art. 8, comma 1, della legge 183/2011, che ne ha previsto la progressiva riduzione fissandolo all'8% per il 2012, al 6% per il 2013 e al 4% a regime dal 2014. La previsione della spesa per interessi della Provincia per il 2013, rapportata alle entrate correnti 2011, è pari al 7,45% e quindi di un punto e tre quarti superiore al limite del 6%: ciò non consente di far ricorso all'assunzione di mutui o all'emissione di BOP per finanziare gli investimenti nel 2013 e nemmeno negli esercizi successivi.

"L'ammontare complessivo del debito al 31 dicembre 2012 è passato da 133,8 a 122,7 milioni di euro con una riduzione dell'8,3% - continua l'assessore - nonostante ciò il parametro di deficitarietà che mette in rapporto i debiti di finanziamento con le entrate correnti resta molto elevato (209,3%) a causa della contrazione di queste ultime. Quindi l’impossibilità di ricorrere all’indebitamento e la riduzione dei contributi in conto capitale da parte della Regione penalizzano gli investimenti 2013 che si riducono a circa un quarto di quelli inzialmente previsti nel 2012 (5,1 milioni di euro contro 19,3) con forti ripercussioni sull’economia locale.”

“Infine l’obiettivo programmatico del 2013 a causa del Patto di Stabilità interno è passato da 11 milioni 889 mila euro a 13 milioni 636mila euro. E’ stato possibile raggiungere l’obiettivo 2012 solo grazie alla cessione di spazi finanziari da parte della Regione per 6milioni 277mila euro; senza un analogo intervento regionale, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo nel 2013. Stando così le cose – ha concluso Ronchini - i pagamenti delle spese di investimento sono al momento bloccati, eccezion fatta per quelli previsti dal Decreto Legge 35/2013 (c.d. sblocca pagamenti).”

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