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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Lugo

Unione, calano spese e burocrazia: oltre 3 milioni di finanziamenti pubblici

I dati sono stati presentati mercoledì durante il consiglio dell’Unione convocato ad adunanza plenaria con i consigli comunali dei Comuni membri e tenutosi al Salone estense della Rocca di Lugo

E’ tempo di bilanci per l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, a cinque anni dalla sua nascita. Oggi sono i numeri a parlare, con la rendicontazione annuale, dal risparmio gestionale maturato grazie all’unificazione dei servizi, fino ai finanziamenti pubblici convogliati sul territorio grazie al peso maggiore dell’Unione rispetto ai singoli Comuni. I dati sono stati presentati mercoledì durante il consiglio dell’Unione convocato ad adunanza plenaria con i consigli comunali dei Comuni membri e tenutosi al Salone estense della Rocca di Lugo.

 “Ripensando a quanto avviato nel 2008, è stato compiuto  un lavoro importante e positivo - ha dichiarato il presidente dell’Unione Raffaele Cortesi -. Oggi l'Unione ha una identità territoriale propria e riconosciuta: è un livello istituzionale imprescindibile e chiaramente considerato all'interno del territorio in Regione Emilia-Romagna e anche a livello nazionale. Non è un risultato di poco conto se si ripensa a una scommessa iniziale il cui esito era ancora incerto e per nulla scontato”. “Il sistema integrato dell’Unione dei Comuni – ha proseguito Cortesi – ha prodotto risultati tangibili indirizzati a favore della crescita, del sostegno alle famiglie e della razionalizzazione della spesa dei comuni”

L'Unione ha permesso di convogliare sul territorio risorse e finanziamenti pubblici pari a oltre 3 milioni di euro, dal 2009 ad oggi, consentendo ai Comuni di operare in condizioni di maggiore sicurezza rispetto alla grave situazione in cui versano molti altri Comuni italiani. Le spese gestionali dei servizi sono diminuite in modo sensibile. La spesa consolidata di Unione e Comuni è passata dai 76,6 milioni del 2009 ai 72,3 milioni del 2012, con una diminuzione netta di 4,3 milioni di euro.

L'incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente è calata di circa 327mila euro, passando da circa il 32% a circa il 25% dal 2010 al 2013, questo sui valori consolidati di Comuni e Unione. Il personale in servizio è diminuito dal 2009 al 2013 di circa 80 unità, per attestarsi ad oggi a 642 persone, quindi con un calo quasi dell’11% delle risorse umane a disposizione. Ciò è avvenuto con la gestione del turn-over, ossia sostituendo pienamente solo gli agenti di polizia municipale quando essi si congedano. Gli altri settori vedono sostituzioni mirate e più qualificate in numeri assai più contenuti.

Anche il peso della burocrazia è diminuito: i tempi medi di concessione del Servizio edilizia sono inferiori di 6 giorni rispetto a quanto previsto dalla legge (24 giorni su un massimo concesso di 30) e i tempi delle autorizzazioni commerciali sono di 14 giorni rispetto ai 60 previsti dalla legge. Inoltre, le attività dei presidi di polizia municipale sono cresciute del 4% nel 2013 rispetto al 2012.

L'alleggerimento della pressione fiscale è stato perseguito attraverso il mantenimento sui livelli medi del 2012 delle le rette dei servizi sociali e di quelli educativi, senza l'adeguamento ai livelli di inflazione programmata. Oltre 31 milioni di euro resi disponibili dall'Unione, attraverso il Piano per la salute e il benessere sociale, per interventi a favore di anziani, minori le famiglie in difficoltà e contro le nuove povertà generate dalla crisi economica.

E' stata incrementata la spesa dei servizi di welfare per oltre 400mila euro; la spesa per servizi ai minori è stata potenziata per 114mila euro; sono stati resi disponibili circa 350mila euro per interventi di contrasto all'emergenza abitativa. In materia degli interventi a sostegno alla crescita produttiva e occupazionale è stato potenziato di 100mila euro il contributo selettivo ai consorzi di garanzia delle imprese assestandone l'ammontare complessivo annuo a 350mila euro per il 2013. Inoltre è stato attivato il bando di incentivi per complessivi 480mila euro in favore dell'innovazione d'impresa e per lo sviluppo dell'occupazione giovanile (ad oggi pervenute oltre 100 richieste). Sempre su questo versante, è stato presentato il progetto per la Legge regionale che utilizza parte dei fondi provenienti dalla perequazione commerciale e che godrà di un contributo regionale di circa 70mila euro.

L’Unione parteciperà alla fase sperimentale che condurrà le Pubbliche Amministrazioni ad adottare i principi contabili internazionali per la redazione dei conti annuali e consolidati. Questa rivoluzione copernicana definita “armonizzazione contabile”, cui si è sottoposta l’Unione permetterà di ricevere in premio dallo Stato diversi milioni di euro di margine di pagamenti sui patti di stabilità dei nove comuni, riversando quindi tale liquidità sul sistema imprenditoriale locale.

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