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Blocchi del traffico, Spadoni (Udc): "Pericolosi per l'economia"

"La riproposizione dell’accordo regionale che prevede il blocco della circolazione per migliorare la qualità dell’aria, ulteriormente inasprito rispetto al passato, dovrebbe essere completamente rivisto"

"La riproposizione dell’accordo regionale che prevede il blocco della circolazione per migliorare la qualità dell’aria, ulteriormente inasprito rispetto al passato,  dovrebbe essere completamente rivisto e, soprattutto, adeguato alla situazione economica contingente. Si tratta, come noto, di un provvedimento regionale reiterato ogni anno ed esteso ai Comuni,  ma sulla cui efficacia obiettivamente esistono forti perplessità proprio a proposito dei deludenti risultati  ottenuti da tale limitazione al traffico urbano". A proposito dei blocchi del traffico, è intervenuto l'esponente dell'Udc, Gianfranco Spadoni, che definisce il provvedimento "pericoloso per l'economia".

"In tutti questi anni, infatti, non sono stati raggiunti risultati apprezzabili sulla qualità dell’aria, ma si continua a estendere la limitazione in modo indistinto anche sui territori dai quali non emergono   dati allarmanti né sforamenti  pericolosi. Addirittura, quest’anno si tenta di aumentare le giornate d’interdizione del traffico! Oltre al  monitoraggio del traffico urbano, infatti,  servirebbero altre misure più attente nel settore industriale, interventi strutturali in grado di incidere sulla riduzione dell’inquinamento  e una serie di incentivi  reali per i filtri antiparticolato utilizzati dai mezzi pesanti.   Sul versante delle iniziative, poi, occorre insistere sul completo adeguamento dei mezzi del trasporto pubblico, ma contemporaneamente vanno posti seri controlli anche agli autobus turistici e a quelli extra urbani che transitano nelle vie centrali".

"L’impressione che si ricava dall’applicazione di questi provvedimenti annuali - conclude l'esponente dell'UDC - è che gli enti locali, a cominciare dalla Regione, siano attirati soprattutto dalle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea, unica e vera boccata d’ ossigeno per i territori;  di  conseguenza, l’accordo per la limitazione del traffico appare più funzionale all’obiettivo di incamerare risorse veramente utili in questo momento, più che a risolvere il problema della qualità dell’aria.  Questo ennesimo accordo, peraltro, produrrà  non lievi contraccolpi  all’economia e serie ripercussioni sulla mobilità delle persone e delle merci nel centro urbano. Oltretutto in questo momento  di particolare crisi economica che condiziona pesantemente la redditività delle imprese, il blocco della circolazione porta a un ulteriore aggravamento della situazione per le attività commerciali, così com’ è avvenuto negli anni precedenti, e oltretutto,  senza incidere minimamente  sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico".
 

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