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Nel trentennale della morte, ricordata la figura di Enrico Berlinguer

L'11 giugno del 1984, a Padova, dopo 4 giorni di agonia, moriva Enrico Berlinguer, il segretario - nipote del fondatore della Nuova Sardegna - che aveva portato il Partito Comunista fin sulla porta della "stanza dei bottoni"

L’11 giugno del 1984, a Padova, dopo 4 giorni di agonia, moriva Enrico Berlinguer, il segretario - nipote del fondatore della Nuova Sardegna - che aveva portato il Partito Comunista fin sulla porta della “stanza dei bottoni” e il Movimento dei Lavoratori italiano alla guida del Paese; l’uomo che aveva reso “simpatica” agli italiani (o almeno a più di un terzo di loro) l’idea del “comunismo” nonostante l’URSS.

A Trent’anni di distanza, proprio mercoledì 11 giugno 2014, la Federazione della Sinistra di Ravenna e le Federazioni provinciali del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani ricorderanno la figura e l’opera di Enrico Berlinguer con una manifestazione che si svolgerà dalle ore 21:00, presso la “Sala Buzzi” di via Berlinguer n. 11 a Ravenna. Il programma dell’iniziativa, dopo la proiezione del film dal titolo “Ciao Enrico”, prevede due relazioni: la prima dell’ex direttore di Liberazione, quotidiano del PRC, Dino Greco dal titolo: “La politica come processo di trasformazione”; l’altra, curata da Manuela Palermi, già direttore di Liberazione e oggi direttore del settimanale del PdCI: “La Rinascita della Sinistra”, dal titolo: “il progetto strategico e la realtà di oggi”.

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