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Caccia, i leghisti romagnoli sottoscrivono il "Manifesto del mondo venatorio"

I due leghisti rispondono positivamente all’appello lanciato dalla ‘cabina di regia venatoria’ e rilanciano per una “una politica nazionale responsabile al servizio di cacciatori e aziende faunistiche”

Il candidato della Lega alla Camera dei Deputati e capolista nel collegio plurinominale romagnolo, Jacopo Morrone, e il consigliere regionale del Carroccio e Presidente della Commissione bilancio, Massimiliano Pompignoli, rispondono positivamente all’appello lanciato dalla ‘cabina di regia venatoria’ e rilanciano per una “una politica nazionale responsabile al servizio di cacciatori e aziende faunistiche”. L’appoggio della Lega romagnola al mondo venatorio arriva sull’onda della sottoscrizione del documento da parte di Giancarlo Giorgetti, deputato e vicesegretario federale della Lega, e del candidato premier Matteo Salvini.

“La Lega in Romagna ha sempre difeso l’attività venatoria e il ruolo dei cacciatori - spiegano i due leghisti - La strategicità della caccia deve ritornare al centro dell’azione politica nazionale nella convinzione che una sua gestione responsabile non può che favorire, attraverso il controllo e la selezione delle specie selvatiche, una sana conservazione del patrimonio agricolo delle nostre campagne. E' arrivato il momento di voltare pagina e di guardare alla caccia con metodo e propensione costruttiva. La decennale crociata ambientalista ha provocato danni irreparabili ma la politica di Governo deve assumersi la responsabilità di diffondere i veri valori, le tradizioni e la cultura dell’attività venatoria. La caccia e chi la pratica non è una minaccia per l’ecosistema e la biodiversità, quanto piuttosto un prezioso strumento a tutela dell’ambiente e della fauna agropastorale di questo Paese”.

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