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Camera mortuaria, Ancisi (LpRa): "Rifatti i soffitti marci, ma mancano altri interventi straordinari"

Il consigliere di Lista per Ravenna dopo il cedimento della copertura del padiglione funebre: "Il sindaco dovrebbe segnalare la gravità dell’accaduto ad Ausl Romagna per evitare che si ripetano casi del genere"

Dopo una prima interrogazione question time rivolta al sindaco a gennaio sui soffitti ammalorati della camera mortuaria di Ravenna, Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Lista per Ravenna, torna a discutere del problema con una nuova interrogazione. "La camera mortuaria è una struttura ospedaliera, dunque di proprietà dell’AUSL Romagna - afferma Ancisi - sulla quale, pur avendola data in concessione al Comune di Ravenna, che a sua volta ne ha affidato la gestione ad Azimut, ricadono le manutenzioni straordinarie e gli interventi strutturali. Si trattava, nel caso, di compiere il rifacimento della copertura della camera mortuaria. I lavori sono stati avviati una settimana dopo la mia interrogazione con questo cronoprogramma: entro il 28 gennaio, smontaggio di tutto il telo in pvc ammalorato, ad esclusione della porzione coperta dalle macchine dell’aria condizionata; entro l’11 febbraio, smontaggio di tutto il perimetro della copertura e installazione della seconda guaina su tutta la porzione scoperta; ultimazione e rifacimento completo entro il 28 febbraio". È tuttavia certo che il tracollo della copertura del padiglione funebre sotto uno scroscio di acqua piovana, dopo 'ennesime infiltrazioni', è stato causato - avrebbe scritto l’amministratore delegato di Azimut - 'dalla vetustà e inidoneità delle coperture sovrastanti […] oggetto di ripetute segnalazioni da parte di Azimut spa (poste agli atti) ad AUSL della Romagna negli anni precedenti, incrementatesi in particolare nel corso del 2021'".

"Tale rovinoso cedimento deve dunque essere attribuito a mala gestione patrimoniale della struttura da parte di AUSL Romagna, al cui direttore generale il sindaco di Ravenna, presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’azienda stessa, dovrebbe pertanto segnalare la gravità dell’accaduto, con invito ad evitare che si ripetano casi del genere". Ancisi si riferisce alla situazione esposta il 24 gennaio, da Azimut, secondo cui i locali della camera mortuaria di Ravenna "già da tempi risalenti […] versano in condizioni, anche strutturali, che necessitano di invasivi e importanti interventi manutentivi straordinari da parte del proprietario […], gran parte dei quali programmati in sede di accordo […] sottoscritto tra Comune di Ravenna e AUSL della Romagna […] nel febbraio del 2020”.

"Alcuni sono stati eseguiti - conclude Ancisi - ad esempio la sistemazione dei layout dei camerini di esposizione delle salme e la sostituzione delle celle frigorifere, peraltro secondo sollecitazioni di Lista per Ravenna. Ma gli interventi manutentivi straordinari ancora da fare quali sono? E trattandosi di restauri 'invasivi ed importanti', si aspetta forse che succedano altri guai? Sono le domande a cui chiedo che il sindaco produca risposta".

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