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Cani sequestrati al canile municipale: l'opposizione interroga il sindaco

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale della Lega, Massimiliano Alberghini, presentando un questione time per conoscere i motivi dei controlli del Nas e del sequestro dei cani

Si accende il dibattito politico sul canile municipale di Ravenna a seguito dei controlli di giovedì dei Carabinieri dei Nas dai quali è stata avviata un’inchiesta giudiziaria che ipotizza il reato di maltrattamenti. I militari del Nucleo investigativo dei Carabinieri per la tutela della salute, hanno sequestrato due cani per gli accertamenti del caso. Per il capogruppo in Consiglio comunale di Lista per Ravenna e presidente della Commissione consiliare Diritti degli animali, Alvaro Ancisi, "nell’attesa che le indagini giudiziarie compiano il loro corso, rinviando obbligatoriamente a dopo gli accertamenti interni all’amministrazione comunale, appare fin d’ora doveroso che la Giunta comunale affronti per tempo, in vista dell’imminente scadenza dell’attuale appalto per la gestione del canile ad un’impresa cooperativa privata, la necessità di prevedere una profonda revisione del modello e delle modalità in corso. Chiedo al riguardo quali siano le intenzioni del sindaco, alla luce degli approfondimenti ad oggi compiuti dai competenti apparati di amministrazione e di gestione a lui facenti capo".

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale della Lega, Massimiliano Alberghini, presentando un questione time per conoscere i motivi dei controlli del Nas e del sequestro dei cani. Alberghini chiede inoltre al sindaco Michele De Pascale "se continua a ritenere corretta la gestione del canile da parte dell’ente gestore e dagli enti preposti al controllo; se ritiene corretta la gestione ne spieghi il motivo , in considerazione del fatto che si considera certamente non usuale un intervento dei Nas in un canile municipale e successivo sequestro di cani; e se ritiene che vi siano delle responsabilità da parte dei gestori, quali azioni intende intraprendere".

"Ciò che è peggio - affermano Alberghini e il capogruppo alla Lega Samantha Gardin - sono l’arroganza e l’irresponsabilità con cui la Giunta affronta qualunque suggerimento o segnalazione gli arrivi dall’opposizione. L’11 aprile scorso in commissione Ambiente e sanità - spiega Alberghini - ho chiesto chiarimenti sulla situazione del canile, dopo aver presentato un question time sullo sviluppo al suo interno del Parvovirus, ma le risposte che ho ottenuto sono state del tutto insufficienti, oltre a smentire categoricamente qualsiasi problema. Ho poi personalmente incontrato l'assessore Gianandrea Baroncini mostrandogli lo stato del canile in base alle segnalazioni attendibili che mi erano pervenute. Una cosa assurda: nulla era stato fatto per arginare il problema”.

Da parte sua Gardin, tuona contro un’amministrazione cittadina che “non osserva né le più elementari norme di protezione e di benessere animale, di cui il sindaco detiene la responsabilità, né le norme vigenti in materia, nazionali e regionali. E’ davvero inaccettabile che De Pascale, per nascondere le sue incapacità e un grave passo falso come questo, si trinceri dietro le solite scuse, i soliti silenzi, le solite bugie. Anche questo ‘caso’ del canile ormai gli sta scoppiando nelle mani. E, come detto, è particolarmente odioso e va contro una sensibilità diffusa, oltre che essere sindacabile dal punto di vista di come sono gestite le risorse pubbliche dedicate al canile. Dopo l’intervento dei Nas al canile ci aspettiamo le scuse della Giunta e dal Pd. Oltre a pretendere che ogni atto, ogni attività e ogni spesa che riguarda il canile siano spiegate diffusamente e chiaramente e che, di qui in avanti, al centro della gestione della struttura ci sia il benessere e la tutela degli animali”.

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