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Caso daini, gli eurodeputati leghisti: "Ennesima protesta animalista insensata"

"L'intervento umano é sempre necessario, soprattutto nelle aree protette in cui determinate forme di contenimento, come il prelievo selettivo, sono purtroppo ancora vietate nel nostro paese"

Le polemiche sollevate dagli animalisti sulla scelta dell’ente del parco del delta del Po di ridurre drasticamente la popolazione di daini presenti nell’area protetta si sono fatte sentire fino a Bruxelles, da dove arriva la nota congiunta degli eurodeputati leghisti Marco Dreosto e Massimo Casanova.

“In questi giorni stiamo assistendo all’ennesima insensata polemica animalista che, se mai presa in considerazione, porterá ancora una volta alla mancata risoluzione dei problemi legati all’impatto di popolazioni animali numericamente squilibrate nell’ecosistema in cui esse vivono - commentano i due leghisti - Nel lungo periodo inoltre la stessa popolazione di daini finirebbe per soffrire gli effetti limitanti legati alla densitá, finendo probabilmente falcidiata dalle malattie, ma nel frattempo l’impatto su habitat e specie avrá giá fatto sparire quelle piú fragili e meno adattabili. Un passare dalla padella alla brace a danno della biodiversitá: l’intervento umano é sempre necessario, soprattutto nelle aree protette in cui determinate forme di contenimento, come il prelievo selettivo, sono purtroppo ancora vietate nel nostro paese", dichiara Casanova, ricordando che "nell’area in questione vive anche l’unica popolazione di cervo endemico della penisola, quello della Mesola, minacciato proprio dalla competizione interspecifica con il daino. Dreosto ha anche ricordato "il grande impegno che l’UE sta attualmente dedicando nella lotta alle specie alloctone".

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