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Caso Daini, Spadoni (Udc): "Il silenzio assoluto della Provincia"

"Il tema dei daini e del loro accrescimento esponenziale, per molto tempo è stato quasi ignorato dalla Provincia, fatta eccezione degli ultimi anni in cui la questione è esplosa" dice Spadoni

Il tema dei daini e del loro accrescimento esponenziale, per molto tempo è stato quasi ignorato dalla Provincia, fatta eccezione degli ultimi anni in cui la questione è esplosa e l’ente l’ha considerata come un’emergenza da risolvere a senso unico mediante l’abbattimento di questa specie animale.  

Decisione approvata  a suo tempo dagli uffici competenti ed espressamente  deliberata dalla  Giunta dell’ente, la quale ha poi fatto retromarcia mostrandosi disponibile – almeno a parole - a individuare proposte alternative alla soppressione di questi mammiferi. Alla fine del 2013 il presidente della Provincia Claudio Casadio trattando l’argomento parlava di “fase approfondimento”, precisando come la cattura  e l’eventuale trasferimento non fossero possibili prima della primavera. In realtà non si è mai capito a  quale primavera si riferisse il presidente,  così com’è stato altrettanto approssimativo  l’esito dei vari contatti alternativi  all’abbattimento selettivo dei  capi censiti.  

Nell’intricata questione,  inoltre, non emerge con chiarezza  come sia avvenuta l’introduzione di alcuni di questi animali all’interno della pineta e per quali ragioni l’ente provinciale non abbia fronteggiato in tempo utile una simile proliferazione di dimensione tale difficile da contenere. Oltretutto nel ‘programma di gestione del daino’ redatto dalla Provincia, oltre al preciso censimento erano declinate le modalità per contenere l’aumento della popolazione mammifera vivente nell’area del preparco della Pineta di Classe assieme al controllo della fertilità e altri interventi ecologici. Una serie d’ iniziative delle quali, tuttavia, non sono mai stati resi noti i risultati conseguiti o, addirittura, non si hanno certezze sull’effettiva attuazione dei programmi.  Si tratta di una situazione, insomma, con molte ombre e poche luci di cui anche oggi si conoscono ben pochi particolari, tenuti molto riservati  dall’ente.   Tutto questo con l’aggravante che lo stesso ente provinciale  persiste nell’occultare l’intera questione in ossequio alla decantata trasparenza della Pubblica amministrazione. Infine poi  la domanda sorge spontanea. Com’è stata gestita  nel suo insieme la partita in oggetto e qual’ è in questo momento la situazione dei daini sul nostro territorio?

Gianfranco Spadoni
consigliere provinciale Udc Ravenna

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