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Caso Morgese, parla Pini (Lega): "I fatti ci hanno dato ragione"

"La notizia del trasferimento disciplinare (e non promozione come si vuol far credere) di Morgese non ci coglie di sorpresa" dichiara il deputato.

La notizia del trasferimento disciplinare (e non promozione come si vuol far credere) di Morgese non ci coglie di sorpresa, anzi; ci saremmo aspettati che fosse stata disposta immediatamente dopo il suo schierarsi violando le leggi e norme in materia, le stesse regole delle quali la candidata Guerra si erge paladina senza tuttavia conoscerle mostrando cosi una pericolosa lacuna normativa”.  A parlare è il deputato ravennate della Lega Nord Gianluca Pini, che in merito alla questione avevano preannunciato un'interrogazione parlamentare.

"Le leggi parlano chiaro - commenta il parlamentare del Carroccio -. Chiunque nelle Forze dell’ordine intenda far politica (soprattutto se in una città dove opera) deve mettersi in aspettativa o in licenza speciale e, solo dopo aver ottenuto il nulla osta dei suoi superiori, fare attività politica. Procedimento completamente ignorato in questa specifica occasione, facendo credere all'opinione pubblica che, in qualche modo, ci fosse un appoggio e uno schieramento politico di tutta l’Arma. Non a caso è stato attivato un procedimento disciplinare di rimozione e trasferimento”.

Pini conclude: “Di positivo in tutta questa vicenda vi è che ora tutti i candidati ravennati potranno svolgere con maggiore serenità la loro campagna elettorale senza dover incorrere in spiacevoli inconvenienti. Di negativo invece vi è quanto Michela Guerra, e in parte anche De Pascale, hanno mistificato, falsamente e/o strumentalmente la vicenda. Non ci aspettiamo le scuse, ma staremo a vedere se qualcuno di loro avrà l’onestà intellettuale di ammettere che avevamo ragione”.

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