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Caso nave Aquarius, i Giovani Democratici: "Ravenna città aperta"

"La decisione di lasciare alla deriva nel Mediterraneo più di 600 persone tra cui bambini e donne incinte va contro all'articolo 10 della Costituzione italiana, a quanto stabilito nelle convenzioni delle Nazioni Unite ed ai valori di pace, accoglienza e libertà alla base della nostra società"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Quanto sta accadendo intorno alla vicenda della nave Aquarius è drammatico. Sia a livello locale che a livello nazionale sta emergendo tutta l'incapacità e l'irresponsabilità della Lega nel gestire la questione dell'immigrazione. La decisione di lasciare alla deriva nel Mediterraneo più di 600 persone tra cui bambini e donne incinte va contro all'articolo 10 della Costituzione italiana, a quanto stabilito nelle convenzioni delle Nazioni Unite ed ai valori di pace, accoglienza e libertà alla base della nostra società. I Giovani Democratici della Provincia di Ravenna si schierano a favore della proposta del sindaco di Ravenna Michele De Pascale di aprire il nostro porto per ospitare chi fugge da fame, carestie e guerre. Gli sbarchi sulle coste italiane sono diminuiti del 78%, l'Italia ospita soltanto 2,4 migranti ogni 1000 abitanti, un dato nettamente inferiore alla media UE (in Austria sono 10,7, a Malta 18,3, in Norvegia 23,4). Inoltre, rimpatriare 600 mila migranti, come propongono Lega e Forza Italia, costerebbe all'Italia 3,48 miliardi di Euro, una cifra da capogiro. La Lega locale e nazionale continua a sostenere che il fenomeno dell'immigrazione sia in aumento e propone soluzioni palesemente irrealizzabili, a testimonianza che non hanno la minima idea di che cosa stiano dicendo".

Michelangelo Vignoli, segretario provinciale Giovani Democratici Ravenna

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