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Caso rifiuti, la ricetta Bucci (La Pigna): "Pagare quanto si produce"

Per Bucci "il problema della mancata raccolta dei rifiuti in diverse zone della città, dei lidi e del forese è stato ascritto, parte dalla Società Hera in cui il Comune attraverso Ravenna Holding detiene poco più del 6% delle azioni, e dal passaggio delle consegne tra il vecchio e il nuovo appaltatore"

Sul caos rifiuti nel ravennate interviene anche il candidato sindaco de "La Pigna", Maurizio Bucci, che "intende rivoluzionare sia la gestione della raccolta che le modalità di calcolo dell’imposta Tari, applicando il concetto ”Pago quanto produco”". Bucci intende "revocare a Hera l’incarico della raccolta rifiuti e riprendere la programmazione degli interventi  direttamente attraverso una Società interamente comunale “in house” con servizio affidato, tramite gara pubblica, a Società che diano garanzie sotto il profilo dell’esperienza, della solidità patrimoniale e finanziaria, con rilascio di idonee fideiussioni bancarie".

"La Società - aggiunge dovrà avere la gestione a pareggio, tanto costa, tanto è richiesto ai contribuenti per il servizio e nessun amministratore, facendo già parte del Comune, riceverà alcun compenso". Inoltre "verranno installati su tutto il territorio comunale i “cassetti intelligenti” al fine di commisurare la tariffa all’effettiva produzione di rifiuto indifferenziato e incentivare così la raccolta differenziata". Si punta quindi ad "ottimizzare, attraverso i cassonetti intelligenti anche lo svuotamento dei cassonetti in quanto dotati di sistema Grps che comunica il momento in  cui il cassonetto è pieno; risparmi sostanziali per cittadini, enti e imprese  sul costo della Tari".

Per Bucci "il problema della mancata raccolta dei rifiuti in diverse zone della città, dei lidi e del forese è stato ascritto, parte dalla Società Hera in cui il Comune attraverso Ravenna Holding detiene poco più del 6% delle azioni, e dal passaggio delle consegne tra il vecchio e il nuovo appaltatore. Oppure tale problema è imputabile alla scelta che Hera ha fatto, di premiare le offerte in sede di gara al massimo ribasso. Non servono esposti in Procura a risolvere il problema della raccolta rifiuti  come diversi soggetti - senza idee - propongono. Il sindaco Matteucci, come al suo solito, con grande demagogia e con inaudita faccia tosta, afferma che andranno individuate le responsabilità dirigenziali una volta passata l'emergenza e che il disservizio andrà scontato nella Tari".

"Quest'ultimo impegno ricorda quello della Mini Imu che il Sindaco aveva assicurato che non sarebbe stata riscossa e che invece è stata regolarmente pagata dai cittadini - attacca -. Le responsabilità invece sono solo di Matteucci e del partito della Distruzione, i quali hanno contribuito a creare un'azienda che mira solamente a generare alti profitti per i redditi dei propri top manager e amministratori, e dividendi per gli azionisti tra i quali il Comune di Ravenna.  Gli altri profitti e utili di Hera sono garantiti dall'elevato costo delle tariffe, sopratutto quelle dell'acqua, e dal fatto che avendo svenduto le reti di acque e gas proprio ad Hera, la concorrenza nella distribuzione del gas è praticamente assente, dovendo il competitor pagare il pedaggio ad Hera stessa. Ma anche dal fatto che il servizio raccolta e smaltimento rifiuti non è svolto direttamente da Hera ma da soggetti esterni a seguito di gara pubblica".

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