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"Immondizia sui beni culturali e paesaggistici": il caso di via Zirardini

I cittadini, esordisce Ancisi, "hanno sottoposto al sindaco, già dal 21 gennaio scorso, come il recente trasferimento dei cassonetti dei rifiuti, cosiddetta "isola ecologica", da via Gioacchino Rasponi alla stessa Zirardini abbia prodotto gravi disagi".

Problemi rifiuti nella centralissima via Zirardini. Ad esporre il problema è il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. I cittadini, esordisce Ancisi, "hanno sottoposto al sindaco, già dal 21 gennaio scorso, come il recente trasferimento dei cassonetti dei rifiuti, cosiddetta “isola ecologica”, da via Gioacchino Rasponi alla stessa Zirardini abbia prodotto gravi disagi". 

Contattato l'assessore Cameliani, che ha avuto parte nella decisione di tale nuova allocazione dei cassonetti, hanno avuto come risposta che essa era stata condizionata dal parere negativo della Soprintendenza, oppostasi alla loro sistemazione in piazza Kennedy a ridosso del palazzo Rasponi. Hanno quindi provveduto ad interpellare anche la Soprintendenza per capire le ragioni di tale parere, visto che i cassonetti erano stati presenti per diversi lustri nella stessa piazza Kennedy. La risposta, qui allegata, chiarisce l’accaduto".

Ancisi riporta quando riferito dala Soprintendenza in merito gli incontri avutisi con il Comune di Ravenna durante la stesura del progetto di riqualificazione di Piazza Kennedy: "Non essendo possibile, per motivi ad essa estranei, collocare l’isola ecologica, opportunamente mimetizzata, in alcune posizioni della piazza, “si palesò l'esigenza di tener libero da tali elementi il prospetto laterale di Palazzo Rasponi Murat (tutelato quale Bene Culturale), sfondo dello spazio urbano in corso di riqualificazione”. L’ipotesi del trasferimento dei cassonetti in via Zirardini non era stata però prospettata".

Il parere della Soprintendenza su tale destinazione è stato scritto nella risposta stessa alla segnalazione dei cittadini: “Prendendo atto delle considerazioni su viabilità e sicurezza inerenti la collocazione in via Zirardini, non nota alla Scrivente, si evidenzia come detta strada, caratterizzata dalla presenza del prospiciente giardino del Palazzo Pasolini Dall'Onda (tutelato sia quale Bene Culturale che Paesaggistico), offra scorci pregevoli del tessuto storico ravennate, da tenere in considerazione anche ai fini culturali e turistici. Questa Soprintendenza. nella collaudata intesa con Enti ed istituzioni cittadine, è certa che si potrà pervenire ad alternative tali da contemperare il prioritario Interesse Pubblico verso i Beni Culturali con quelli della sicurezza, funzionalità e decoro”.

Dunque, osserva il leader della lista civica, "la Soprintendenza è contraria alla collocazione dei cassonetti in via Zirardini non di meno che sul fronte di palazzo Rasponi. Non si comprende dunque come a distanza di quasi due mesi, il Comune di Ravenna non abbia individuato, come suggerito dalla Soprintendenza,  una nuova collocazione dell’isola ecologica, tale, quanto meno, da preservare l’integrità paesaggistica dei  beni storici di cui questa parte preziosa del centro storico offre la visione ai ravennati e agli ospiti e visitatori della città".

Ancisi riporta "altri disagi lamentati dai residenti come inquinamento ambientale, per il lezzo maleodorante che emanano le immondizie; inquinamento acustico nelle ore notturne, da parte dei mezzi di raccolta, disturbando il giusto diritto al sonno; diminuzione degli spazi di sosta dei residenti già presenti in numero precario; difficoltà di traffico veicolare, accentuata anche dalle modifiche alla viabilità per i lavori in piazza Kennedy, in una strada ove è presente una strettoia; difficoltà di traffico pedonale da parte dei numerosi scolari della scuola elementare Mordani e dei turisti che, seguendo le indicazioni dell’ufficio turismo, percorrono via Zirardini imbattendosi negli accumuli di immondizia".

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