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Cassani alla riorganizzazione culturale? "De Pascale sta tradendo tutte le aspettative"

Durissimo il parlamentare Andrea Maestri: "Sta superando in cinismo partitocratico chi lo ha preceduto e da cui aveva preso fintamente le distanze".

"Una nomina tecnica a un politico puro è spia dell'elusione della norma". Il parlamentare ravennate Andrea Maestri, che alle Amministrative aveva sostenuto la nascita di Ravenna in Comune e la candidatura di Raffaella Sutter, commenta con estrema durezza l'ipotesi - e va sottolineato che per ora si tratta di mera ipotesi - della nomina di Alberto Cassani (ex assessore alla Cultura nelle giunte Mercatali e nella prima giunta Matteucci, nonché ex coordinatore di Ravenna 2019) come responsabile della riorganizzazione delle istituzioni culturali ravennati. Il progetto è ritenuto di primaria importanza dal sindaco Michele de Pascale, che infatti ha avocato a sé l'incarico.
Il nome di Cassani circola da tempo e secondo Maestri con la sua nomina si "potrebbe configurare un danno erariale suscettibile di controllo e sanzione da parte della Corte dei Conti. Non è infatti conforme ai principi del Testo Unico degli Enti Locali prevedere un'assunzione in staff del sindaco ma fuori organico, per una funzione che rientra naturalmente nelle competenze dell'assessorato alla Cultura e degli uffici comunali a esso afferenti".
Maestri sottolinea che questo giudizio non è in alcun modo rivolto alla persona: "Cassani è persona degnissima, ma non è questo il punto".
La chiosa finale è un attacco diretto a de Pascale: "Sta tradendo tutte le aspettative, superando in cinismo partitocratico chi la ha preceduto e da cui aveva preso fintamente le distanze in campagna elettorale".

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