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Centro di servizio unico in Romagna, Perini (Lista Dps): "Quale futuro per sportelli e volontari ravennati?"

Il consigliere della Lista De Pascale Sindaco rende nota la situazione che causerebbe la cessazione dell'attività di Comunità Romagna nel ruolo di Centro servizio di volontariato di Ravenna

C'è grande incertezza nel mondo del volontariato ravennate. La preoccupazione riguarda in particolare il centro di servizio per il volontariato (Csv) "Comunità Romagna", storica realtà del contesto ravennate. Lo rende noto Daniele Perini, capogruppo della Lista de Pascale Sindaco in Consiglio comunale a Ravenna, che deposita un'interrogazione rivolta a sindaco e Giunta.

"In Emilia-Romagna i Csv hanno da sempre una dimensione provinciale e per Ravenna il gestore 'storico' è l’associazione 'Per gli altri', ora denominata 'Comunità Romagna', un Csv associativo, qualificato, capace di erogare servizi per più di 600.000 euro a fronte di un contributo del Fondo Unico Nazionale di 343.000 euro - premette Perini - In base a quanto disposto dal nuovo Codice del Terzo Settore (2017) i CSV in Emilia-Romagna sono passati da 9 a 4 e in Romagna da 3 a 1, con il problema di chi avrebbe dovuto essere il gestore".

"Il Csv di Ravenna Comunità Romagna ha fatto pressione, sin dal 2020 affinchè si giungesse ad un’unica struttura, superando eventuali campanilismi, frutto della fusione dei tre gestori di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena, per un’azione sinergica su tutta la Romagna - prosegue il consigliere comunale - Alla fine del 2020, però, i dirigenti dei CSV di Rimini e Forlì-Cesena hanno deciso di escludere dal percorso di fusione il volontariato ravennate". Il successivo bando ha visto vincitore il progetto dell’associazione riminese “VolontaRomagna”, che inizierà l’attività estesa a tutta la Romagna a partire dal 1 gennaio 2022, con la contemporanea cessazione di Comunità Romagna dal ruolo di Csv di Ravenna.

Da tutto ciò nasce la preoccupazione sulla struttura già presente sul territorio ravennate. Perini riferisce infatti che non si sa nulla "sul futuro degli sportelli di Faenza, Lugo, Russi, Cervia e Bagnacavallo, da sempre legati al Csv di Ravenna; vi è grande incertezza pure circa la Casa del Volontariato di Ravenna (via Sansovino), sostenuta dal 2013 dal Comune di Ravenna tramite una convenzione, poiché non si dispone di altro edificio con caratteristiche analoghe da poter concedere al volontariato; inoltre preoccupa il mantenimento del diritto al lavoro dei nove dipendenti in forza al Csv di Ravenna al 31 dicembre 2021; in attesa, magari, di una soluzione 'ponte' che eviti l’interruzione dei servizi, la dismissione delle sedi, il licenziamento del personale".

Attraverso l'interrogazione il capogruppo della Lista De Pascale chiede alla Giunta: "quali provvedimenti intende adottare per tutelare i posti di lavoro dei dipendenti; come intenda valorizzare la ricca e positiva esperienza condotta in tutti questi anni dal volontariato ravennate; di poter programmare una commissione ad hoc al fine di disporre di un quadro esaustivo di ciò che ha determinato tale situazione".

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