Cervia, la proposta di uno "screening periodico" per tornare alla scuola in presenza
"La chiusura delle scuole danneggia bambini, ragazzi e adolescenti", sottolineano i partiti di maggioranza in Consiglio comunale che chiedono a Regione e Governo di organizzare un servizio di screening
"A partire dal 5 marzo milioni di adolescenti italiani sono andati a scuola in presenza per non più di 3 settimane. Giovani ragazze e ragazzi italiani hanno perso globalmente decine di milioni di ore di lezione; hanno visto trasformate le relazioni di formazione con i docenti in lezioni a distanza che, per circa un quinto dei casi, non sono state pienamente fruibili; hanno interrotto i contatti con i propri coetanei, amici, amori; hanno perso un luogo di riferimento e protezione". Parte da questa premessa la proposta di uno screening periodico in modo da permettere una didattica in presenza sicura al tempo del Coronavirus avanzata a Cervia tramite un ordine del giorno firmato da Partito Democratico, Cervia Domani – P.R.I, Cervia Ti Amo e Insieme per Cervia.
Il gruppo di maggioranza in Consiglio comunale a Cervia sottolinea come "la chiusura fisica delle scuole danneggia i bambini, ragazzi e adolescenti - e questo per vari motivi - I livelli di rendimento dei più svantaggiati sono peggiorati di più rispetto a quelli dei compagni meno svantaggiati con un aumento della divaricazione sociale. Sono aumentati gli abusi sui minori e i casi di maltrattamento in casa. Sono aumentati i casi di malessere psicologico: ansia, disturbi del sonno, regressione, comportamenti a rischio".
"La perdita di apprendimento e i danni psicofisici contratti - continua il gruppo di maggioranza - ora si traducono per i bambini, ragazzi e adolescenti di oggi in un’aspettativa di commisurata significativa peggiore qualità della vita per il futuro, con una diminuzione media di stipendio che, solo per la componente apprendimento, è stimata dall’ 1,6% al 3,3% per tutta la loro vita lavorativa. Il minor guadagno dei singoli e la minore competitività dello Stato porteranno a una diminuzione di PIL dell’1,5-2% per ogni terzo di anno di insegnamento efficace perso, per tutta la vita lavorativa degli attuali studenti 6-18 anni".
Tenendo conto di questi elementi, il gruppo di maggioranza del Consiglio cervese ritiene "opportuno e necessario realizzare un costante screening degli alunni, degli studenti, del personale insegnante, degli ATA e del personale amministrativo al fine di elevare il grado di sicurezza nel quale si svolge la didattica" e pertanto chiede alla Regione, ai Ministeri della Salute e dell’Istruzione di organizzare tale servizio di screening. L'alternativa proposta dai partiti firmatari è quella che la Regione metta "a disposizione dei comuni le necessarie risorse per rendere immediatamente operativo tale servizio a livello comunale".