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Elezioni, la novità di Alberghini: un sovrintendente alla legalità, trasparenza e anticorruzione

"Alla base del nostro impegno poniamo, come primo cambio di passo nel Comune, il recupero del principio di legalità. Troppo spesso i cittadini ne percepiscono l’allentamento o la svalutazione", ha esordito Alberghini

Massiliano Alberghini, candidato sindaco di Lega Nord e Lista per Ravenna, ha presentato, come soprintendente alla legalità, trasparenza e anticorruzione per la coalizione, l'avvocato Claudio Angeli. il quale ha illustrato le linee programmatiche redatte sulle materie a lui affidate. "Alla base del nostro impegno poniamo, come primo cambio di passo nel Comune, il recupero del principio di legalità. Troppo spesso i cittadini ne percepiscono l’allentamento o la svalutazione", ha esordito Alberghini.

Chiarisce l'avvocato: "Recupero di legalità vuol dire promuovere una buona e rispettata amministrazione, ma anche produrre risparmi di spesa, e quindi una maggiore economicità dei servizi". Per tradurne l’applicazione in linee di programma, a prescindere dai ruoli che saranno definiti dopo le elezioni, il candidato sindaco Alberghini ha chiesto ad Angeli di far parte della sua squadra in qualità di Sovrintendente alla legalità, trasparenza e anticorruzione".

Osserva il candidato sindaco: "Punto di riferimento cardine è l’articolo 97 della Costituzione, che impone ai pubblici uffici “il buon andamento e l’imparzialità”, perseguibili, in particolare, con la massima conoscenza, da parte dei cittadini, dell’attività amministrativa e con la messa in opera di filtri preventivi e controlli rigorosi contro le deviazioni. Un assessore, per le competenze politiche, e un dirigente, per le competenze tecnico-amministrative, entrambi con alta qualificazione legale, presiederanno, in collaborazione, al presidio della legalità e alla prevenzione della corruzione. Si avvarranno di un Nucleo Legalità e Trasparenza, composto da collaboratori amministrativi, e di una Task Force Controlli, composta da operatori distribuiti tra i vari servizi, da accorpare secondo necessità".

Prosegue Alberghini: "L’evoluzione delle leggi sulla trasparenza degli atti amministrativi, dalla 241 del 1990 al decreto 33 del 2013, ha prodotto passi in avanti verso una pubblica amministrazione concepita come casa di vetro, che stenta tuttavia ad affermarsi. Noi andremo oltre. A partire dall’entrata in carica della nuova amministrazione, tutti gli atti amministrativi prodotti nel Comune di Ravenna, adottati dal sindaco, dalla giunta, dal consiglio comunale o dai dirigenti (sono stati 5.539 nel 2015), saranno pubblicati su internet, restandovi accessibili in permanenza. Copia di tutti gli atti degli anni precedenti, da quando ne è in uso la digitalizzazione, può essere ottenuta dai cittadini di Ravenna, a loro richiesta, dietro rimborso del solo costo. Tutte le nomine del sindaco seguiranno un percorso di evidenza pubblica".

Continua il candidato sindaco: "Qualsiasi atto di assunzione di personale, anche per breve tempo, che non sia obbligatorio a seguito di graduatoria pubblica, sarà preceduto da comunicazione pubblica su internet, indirizzata anche alla stampa, con l’indicazione delle opportunità di partecipazione alla selezione. Ugualmente per incarichi professionali, consulenze ed altro. Ogni segnalazione di disfunzioni, disservizi, parzialità, scorrettezze nel funzionamento dei servizi, che pervenga sia da personale interno (anche sotto copertura), che da cittadini, riceverà una risposta del dirigente del servizio interessato, concordata col Nucleo Legalità e Trasparenza. Sulle decisioni di grande importanza strategica che investono il futuro della comunità ravennate sarà attivato lo strumento della Consultazione popolare, previsto dallo Statuto del Comune ma mai praticato, di cui sarà predisposto un sistema operativo di facile e rapida applicazione, senza costi aggiuntivi per il Comune, utilizzabile anche via internet".

"Principio base dell’organizzazione dei servizi è l’alternanza dei dirigenti e dei funzionari nelle varie responsabilità di settore - sostiene il candidato sindaco di Lista per Ravenna e Lega Nord -. Il Nucleo Legalità sottoporrà a valutazione di opportunità gli atti in cui si esercita, a beneficio di soggetti privati, una particolare discrezionalità degli organi politici o della dirigenza tecnica: specie i contratti, le concessioni e le convenzioni per l’affidamento di lavori e di servizi pubblici, nonché per acquisti e forniture, per procedere ad assunzioni di personale o affidamento di incarichi professionali, consulenze, studi, perizie, ecc. Un osservatorio speciale in funzione antimafia sarà rivolto, oltre i filtri legislativi e giudiziari, agli appalti, allo scopo di scongiurare che, sotto subdole ed insidiose vesti di rispettabilità, si nascondano personaggi che intendono investire in attività legali le enormi liquidità derivanti da traffici illeciti, fenomeno di cui purtroppo si registra il radicamento anche nella nostra Regione".

"La Task Force Controlli - annuncia Alberghini -. controllerà che gli impegni stabiliti nei contratti, non di rado plurimilionari e pluriannuali, tramite cui i servizi comunali sono affidati in massima parte a soggetti esterni, eseguiti quasi sempre da soggetti cooperativi, siano rispettati rigorosamente nelle quantità e nella qualità, applicando le dovute penali per ogni inadempienza rilevata. Comprendono gli appalti dei lavori pubblici, le manutenzioni delle strade, dell’illuminazione pubblica, degli impianti di calore e raffreddamento, delle toilette pubbliche, delle aree verdi, dei giardini e dei parchi, le disinfestazioni (zanzare ed altro), la gestione dei rifiuti, dell’acqua potabile, dei trasporti pubblici, dei cimiteri, di taluni impianti sportivi, teatri e asili nido, del pre e post scuola, delle mense scolastiche, dei parcheggi pubblici, delle fontane ornamentali; ma anche escludere le forniture e gli acquisti di beni e prodotti d’uso. L’acquisizione dall’esterno di beni e servizi impiegano 110 milioni sui 187 dell’intera spesa corrente annuale del Comune. Prevenendo ogni malcostume, protetto da compiacenze e conflitti d’interessere, i contratti saranno rigorosamente rispettati e le attività fatturate effettivamente prestate e svolte a regola d’arte, pena l’applicazione delle dovute sanzioni economiche o la risoluzione dei contratti. Si comprende l’alto rendimento che può derivare, in termini di qualità dei servizi e di efficienza della spesa, da controlli serrati, fino ad oggi largamente latitanti". 

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