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Commemorazione di Ettore Muti, gli organizzatori: "Non esistono morti di serie A e di serie B"

Dopo le proteste in merito alla commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti, l'Associazione nazionale arditi d'Italia (Anai) - che ogni anno organizza l'evento sempre molto discusso - interviene per difendersi dalle accuse

Dopo le proteste sollevate dal sindaco Michele de Pascale e dalla Consulta antifascista di Ravenna in merito alla commemorazione del gerarca fascista Ettore Muti, l'Associazione nazionale arditi d'Italia (Anai) - che ogni anno organizza l'evento sempre molto discusso - interviene per difendersi dalle accuse. "Ci dispiace per coloro che, ancora, si ostinano a fare proclami per negare il ricordo dell'eroe pluridecorato che contribuì a fare grande la nostra Patria - commenta Mirco Santarelli, responsabile provinciale dell'Anai e organizzatore della commemorazione - Non esistono morti di serie A e B, non esistono divieti politico-ideologici. Ed è alquanto triste che la richiesta di divieto avanzata agli organi competenti provenga da coloro che proclamano democrazia e libertà, come è altrettanto triste che tale richiesta venga anche solo minimamente presa in considerazione: più volte Cassazione e Corte Costituzionale hanno ribadito l'assoluta legittimità delle commemorazioni a carattere principalmente religioso che vengono realizzate in omaggio dei defunti. Come sempre domenica 21 agosto saremo presenti e renderemo omaggio al Tenente Colonnello Ettore Muti ed è ora che una certa parte politica, faziosa e provocatoria, se ne faccia una ragione".

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