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Commemorazione di Ettore Muti, Santini (PaP): "La legge dovrebbe vietare queste pagliacciate"

E il Partito Comunista incalza: "Il sindaco non ha atteso un minuto per vietare le manifestazioni nelle piazze di Ravenna per il Covid, ma ogni anno tace (e acconsente?) e non muove un dito quando si tratta della cerimonia di Muti"

Non si placano, come ogni anno, le polemiche sulla commemorazione, organizzata dall'Anai (Associazione nazionale arditi d'Italia), del gerarca fascista Ettore Muti. "Fine agosto e con la fine dell'estate, quasi come un “triste rito”, si ripropone la commemorazione del gerarca fascista Muti nel piazzale del cimitero di Ravenna da parte di organizzazioni neofasciste. A questo, la parte più militante della Ravenna antifascista si oppone da sempre - commenta Gianfranco Santini, candidato sindaco per Potere al Popolo - Vogliamo ricordare che questi “tristi figuri" celebrano un feroce gerarca mussoliniano come un eroe.  La Brigata Nera intitolata a Muti il 25 agosto 1944 al Ponte degli Allocchi a Ravenna ha assassinato 12 partigiani, tra cui Natalina Vacchi e Michele Pascoli, e sempre a Muti era intitolata anche la legione della RSI autrice della strage di Piazzale Loreto a Milano del 10 agosto 1944 in cui furono uccisi 15 partigiani".

"Esiste la legge che dovrebbe vietare queste pagliacciate - continua il candidato sindaco - l'articolo 4 della legge 645/52 “Norme di attuazione della XII disposizione della Costituzione” recita così: “Apologia del fascismo. Chiunque esalta pubblicamente esponenti, principi, fatti e metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista è punito con la reclusione fino a 2 anni oppure con una multa. La pena è aumentata se il fatto è commesso col mezzo della stampa e con altro mezzo di propaganda o diffusione". Esiste la Legge Mancino e ci risultava che anche il Comune di Ravenna avesse fatto una ordinanza di divieto di manifestazioni nel piazzale antistante al Cimitero. Chiediamo, e allora perchè si continua a permettere tutto ciò? Noi come Potere al Popolo Ravenna ci uniamo con forza alle proteste di tutte le associazioni, partiti e organizzazioni antifasciste ravennati. Chiediamo che le autorità vietino la manifestazione e se ciò non avverrà (come sempre successo in questi anni) saremo presenti, come sempre abbiamo fatto in questi anni, al presidio antifascista. Ora e sempre resistenza".

Partito Comunista: "De Pascale si vergogni"

"Michele De Pascale parla di antifascismo e resistenza, ma non ha il coraggio di vietare la commemorazione del gerarca e squadrista Ettore Muti che ogni anno si tiene a Ravenna. Anzi, la autorizza per rispettare il regolamento comunale di polizia mortuaria. Oggi le comiche? Purtroppo no - commentano invece dal Partito Comunista di Ravenna - Non agire, non vietare queste manifestazioni, non applicare la legge sull'apologia del fascismo è un fatto gravissimo, che non può che sottolineare la vicinanza di questa giunta a questo tipo di eventi, uno sfregio alla memoria dell'antifascimo e della resistenza. Il sindaco non ha atteso un minuto per vietare le manifestazioni nelle piazze di Ravenna per il Covid, ma ogni anno tace (e acconsente?) e non muove un dito quando si tratta della cerimonia in onore del gerarca fascista Ettore Muti. Noi del Partito Comunista di Ravenna crediamo che uno più uno faccia due e non tre o quattro. Se si permette ai neofascisti di commemorare Muti significa che non si è poi tanto antifascisti. Si vergogni De Pascale la prossima volta che si presenta davanti ad un cippo commemorativo della resistenza con la fascia tricolore. Si vergogni".

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